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Maggiora (Lega): “Terni ostaggio della letterina di Corridore e delle liti interne ad Alternativa Popolare”

Devid Maggiora (segretario Lega Terni): “Terni è ostaggio della crisi politica di Alternativa Popolare e delle scaramucce interne al partito. Lo ha detto chiaramente il vicesindaco Corridore, intervenendo questa mattina in conferenza stampa e annunciando che sarà inviata a Bandecchi una letterina strappalacrime firmata da assessori e consiglieri, per convincerlo a ritirare le dimissioni. La città sta pagando l’immobilismo dell’amministrazione comunale dovuto a litigi e faide interne. Ormai è chiaro a tutti, anche ai tanti che si stanno ricredendo dopo averlo votato lo scorso giugno, a Bandecchi non importa nulla delle problematiche locali. La città viene messa in secondo piano di fronte alle sue ambizioni politiche e i ternani abbandonati alle numerose criticità che da otto mesi a questa parte, con l’ingresso della nuova giunta, non hanno fatto altro che acutizzarsi al cospetto dell’incapacità e dell’inadeguatezza di chi oggi siede a Palazzo Spada. Il tema della sicurezza e del decoro, il corretto utilizzo dei fondi PNRR, l’avvio di progetti fondamentali per il futuro di Terni, la questione centrale del lavoro e del rilancio del tessuto economico, dovranno attendere che Bandecchi prenda con comodo la sua decisione dopo aver ricevuto la letterina dettata da Corridore. Auspichiamo che ci sia qualcuno di buon senso in Alternativa Popolare disposto a portare fino in fondo le proprie convinzioni e alzare la testa di fronte a questo atto di sottomissione imposto dai vertici del partito. Tornando alla conferenza stampa, speriamo siano le battute finali di una delle più disastrose esperienze amministrative che la città ricordi. Alternativa Popolare continua a tenere la città immobile e ostaggio della volontà di un personaggio che non sa fare il sindaco e nemmeno vuole farlo, viste le ambizioni più volte espresse di voler conquistare in serie l’Umbria, l’Italia, l’Europa e il mondo intero. Terni ne ha abbastanza di queste pagliacciate senza senso e oggi grida compattamente alle sue dimissioni. Infine, rivolgiamo la nostra piena solidarietà ai giornalisti accusati, nel corso dell’incontro di questa mattina, di non essere professionali. Senza dover scomodare la libertà di stampa costituzionalmente riconosciuta, invitiamo il vicesindaco Corridore con delega alla comunicazione (forse l’ultima che gli è rimasta dopo averne perse diverse per strada) a rispettare chi svolge con serietà e dedizione il proprio lavoro, cosa che a lui, evidentemente, risulta molto difficile, visto il mea culpa fatto dallo stesso sul fallimento in termini di presenze al congresso nazionale di Alternativa Popolare (al quale hanno partecipato solo qualche decina di ternani) e sulla situazione di stallo interna al partito che si sta inesorabilmente ripercuotendo sulla città”.

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