(dal Corriere dell’Umbria) Risanato il bilancio della Fondazione Umbria jazz. Decisivo l’intervento del socio di maggioranza: Regione dell’Umbria. “Dopo anni finalmente apriremo il 2021 senza un debito” annuncia il presidente Gianluca Laurenzi parlando del rendiconto a consuntivo. A distanza di un anno i conti sono tornati a posto “il 2019 si era chiuso con un passivo di 260 mila euro dopo una serie di debiti accomunati fin dal 2016 per un totale di passività pari a 450 mila euro” ricorda Laurenzi. Passività che, tra l’altro, hanno determinato una sostanziosa erosione del fondo di dotazione della Fondazione passato da 270 mila euro a 21 mila euro. “La situazione debitoria – riporta sempre il presidente nella conferenza online di fine anno – è stata prodotta soprattutto da ragioni logistiche compensate solo in parte dalle entrate dell’attività artistica”. Determinante nel nuovo corso è stato il ruolo dei soci della Fondazione in particolare del socio di maggioranza, la Regione dell’Umbria. “Il nuovo cda – specifica la governatrice Donatella Tesei – ha ricostruito il fondo di dotazione e azzerato i debiti secondo un piano di risanamento finalizzato a irrobustire il ruolo di Uj come testimonial di tutta la regione partendo dall’architrave di Perugia; per passare alla perla di Orvieto, sviluppando infine Terni”. La governatrice inoltre sottolinea che nel nuovo corso sarà prezioso il lavoro da fare sugli sponsor riportando il contributo dei privati a una incidenza almeno superiore al 30% in bilancio (oggi sceso al 20%). “In proposito – annuncia Tesei – stiamo per ottenere la sponsorizzazione di una grande azienda regionale”.
E sempre per rafforzare l’immagine del marchio Uj all’estero si sta lavorando anche a un progetto con il ministero degli Esteri che sarà ufficializzato all’inizio del 2021.