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TERNI CITTÀ “GREEN” CON 149,2 METRI QUADRATI DI VERDE URBANO PER ABITANTE

(di Roberta Falasca) L’Istat dice che Terni se la cava bene, almeno per una volta. Nel 2014 ogni cittadino italiano ha avuto a disposizione in media 31 metri quadrati di verde urbano. E la città di Terni, secondo lo studio “Dati ambientali nelle città”, si presenta al sesto posto con 149,2 metri quadrati per abitante. Lo studio dell’Istat, che viene effettuato ogni anno su 116 Comuni capoluogo di provincia per monitorare la qualità dell’ambiente delle città, conferisce il primo posto alla città di Trento con 401,5 metri quadrati di verde urbano mentre la maglia nera va Taranto, ben al di sotto del limite di legge di 9 metri quadrati di verde urbano ad abitante. L’Italia è spaccata in due: i comuni del nord hanno in media più parchi cittadini rispetto a quelli del centro e del sud. Come si legge dal Sole 24 Ore, le regioni con le città più verdi sono Lombardia e Basilicata. Le dotazioni più elevate si rilevano tra le città del nord-est (50,1 metri quadrati), più che doppie rispetto a quelle del centro, del nord-ovest e delle isole. La media del sud (42,5 metri quadri per abitante) risente delle elevate disponibilità dei capoluoghi lucani. Nel 17,2% delle città la dotazione pro capite è pari o superiore ai 50 metri quadri per abitante, mentre nel 16,4% non si raggiunge la soglia, prevista dalla norma, dei 9 metri quadri pro capite. Il 16,1% della superficie comunale è inclusa in aree naturali protette mentre la superficie agricola utilizzata è pari in media al 44,3% della superficie. Dopo Trento, le città più “green” sono Pavia, Lodi, Cremona e Matera. Se la cavano bene anche Terni al centro, Potenza e Reggio Calabria al sud, entrambe sopra i 100 metri a testa. La città dell’Ilva divide il poco lusinghiero podio di comune “grigio” con Bari e Genova. Sempre secondo l’Istat, gli orti urbani sono in continua crescita nelle città, attivati in 64 amministrazioni nel 2014 (+4,9% rispetto all’anno precedente). Le aree del verde storico e dei parchi, tra cui ville e giardini, rappresentano in media circa un quarto del verde urbano, mentre le aree boschive oltre il 20%, quelle a verde attrezzato il 14%. Gli alberi monumentali (una delle componenti del verde tutelata dal Codice dei beni culturali) sono presenti in 67 città capoluogo. I capoluoghi veneti e lombardi si rivelano particolarmente “green”, al contrario della Liguria. Qui infatti, oltre al capoluogo, anche Savona e Imperia sono sotto i 9 metri quadrati di verde urbano a testa. Roma, Milano e Torino sono intorno ai 20 metri cadauno, Napoli poco sopra i 10. Sotto il limite dei 9 metri sono quasi tutti i capoluoghi di provincia di Puglia e Sicilia, mentre le città lucane si rivelano verdissime e alzano la media del Mezzogiorno. Insomma, Terni per una volta in fatto di ambiente, non si fa parlare male dietro. Una città green sì, peccato per l’aria che si respira.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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