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Il lavoro, diritto, autonomia, relazione e dignità: 20 giugno a Villa Umbra incontro organizzato dall’osservatorio regionale per le persone con disabilità

“Quando si parla di autonomia ed autodeterminazione per le persone con disabilità, quando si parla di scelta, di relazione, di inclusione, necessariamente si deve parlare di  occupazione, di lavoro, ma soprattutto di lavoro “vero e degno”: ad affermarlo la Presidente dell’Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità Paola Fioroni, informando che per la centralità del tema e per la necessità di fare il punto della situazione con stakeholder, operatori del sistema  e titolari dei diritti,  l’Osservatorio ha organizzato con Villa Umbra e la collaborazione dell’Assessorato regionale alle Politiche sociali, martedì 20 giugno, un laboratorio per approfondire prospettive, criticità ed opportunità, e cercare di trarre spunti costruttivi per la nostra Regione ed il nostro Paese”.

“Le normative di riferimento, – afferma Fioroni –   ormai datate, seppur integrate con successive linee guida sul collocamento mirato, non ci aiutano ancora appieno a realizzare un modello efficace di inclusione lavorativa per chi vive una condizione di disabilità.

“Troppo spesso la discontinuità dei progetti, la non adattabilità dei posti di lavoro, la mancanza di continuità fra percorsi di istruzione e formazione, le mansioni insoddisfacenti e marginali affidate alle persone disabili , tendono ad escluderle dal mondo del lavoro, impedendo la realizzazione del progetto di vita della persona stessa”.

“Moltissime ancora, anche nel nostro Paese, le  persone con disabilità inattive, che non svolgono cioè alcuna attività né di formazione,  né di lavoro, molto spesso perché rassegnate a causa delle troppe difficoltà. Eppure la Convenzione Onu parla chiaro all’art 27 richiama gli Stati ad assicurare l’uguaglianza e le pari opportunità nel mercato del lavoro“.

“Il primo Decreto attuativo della Legge delega sulla disabilità – continua la presidente dell’Osservatorio – è già intervenuto su questo ambito, disciplinando strumenti e percorsi  per favorire l’accesso al lavoro nelle PA, implementando il disability management ed incentivando anche il lavoro privato. Siamo convinti che ci sia un sistema che deve necessariamente parlare lo stesso linguaggio, ma soprattutto c’è un sistema che deve evolversi culturalmente per accogliere i diritti delle persone e concretizzarne la realizzazione“.

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