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Treofan Terni: al Mise la proposta dei sindacati per il rilancio dello stabilimento

Dopo due anni,  l’epilogo!  Le Organizzazioni Sindacali Nazionali hanno inviato nella serata del 15 luglio u.s. una proposta all’azienda in cui chiedono certezza di investimenti, continuità produttiva, mantenimento ordinativi e clienti, implementazioni dell’organico, investimenti e ricerca sulla bioplastica e nuovi prodotti. Lo scrivono Filctem Cgil – Femca Cisl – Uiltec Uil.

Dopo un lungo faticoso ed estenuante incontro durato più di quattro ore durante il quale l’Amministratore delegato di Treofan ha tentato di sfuggire al confronto nel merito delle proposte avanzate dalle OO.SS. e dal MISE sono state recapitate tramite il MISE mezzo mail proposte organizzative, produttive, di investimenti e occupazionali per aprire una fase conclusiva della vicenda dopo lo sciopero in atto da più di due settimane.

Come OO.SS. in rappresentanza dei Lavoratori ci aspettiamo risposte concrete dall’azienda in alternativa alle dichiarazioni di vendita dei giorni scorsi, peraltro ribadite oggi sul tavolo ministeriale, che allontanino definitivamente per i prossimi tre anni aloni di chiusure e ridimensionamenti, che hanno caratterizzato le scelte del management aziendale di questi ultimi mesi.

Il Ministero dello Sviluppo Economico riprendendo le argomentazioni del Sindacato ha ammonito l’azienda dal continuare a sostenere che le difficoltà dello stabilimento nascono con gli effetti negativi dello sciopero messo in atto dai lavoratori, in quanto iniziative di spostamento delle produzioni e clienti sono iniziate molto prima delle iniziative di lotta e che anzi è stata la risposta agli atteggiamenti aziendali.

La Direzione Treofan rispetto alle proposte avanzate ha dichiarato che avrebbe avuto bisogno di tempo per un confronto al suo interno con i vari livelli del management aziendale.

La delegazione presente alla riunione ha sollecitato risposte urgenti per non accentuare la situazione di difficoltà che è presente all’interno dell’unità produttiva e risolvere il prima possibile la vertenza in atto e dare continuità e sicurezza produttiva per il futuro del sito di Terni.

Foto: TerniLife ©

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