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Centro Impiego Terni, interrogazione di Melasecche

Interrogazione di Enrico Melasecche, della Lista civica “I love Terni”, al consiglio comunale su “Centro per l’impiego di Terni, necessità di un migliore funzionamento e di un trattamento più dignitoso per  coloro che hanno necessità di accedere al servizio”.

“Premesso – scrive che la situazione del lavoro a Terni è drammatica, certificata da statistiche che pongono la nostra città fra quelle più in difficoltà, in un’Umbria che non brilla di certo quanto a ripresa, con dati relativi alla disoccupazione estremamente preoccupanti; che il Centro per l’Impiego, gestito dalla Provincia per assolvere al compito di favorire l’inserimento nel mercato del lavoro di disoccupati e sotto occupati, sembra non funzioni in modo adeguato, in particolare non viene utilizzato il dispositivo automatico (dal costo irrisorio) per distribuire i numeri volto a razionalizzare le file, impegnando il personale dipendente nella distribuzione manuale ormai in disuso da decenni, personale che ben potrebbe meglio essere impegnato in mansioni più utili evitando l’insorgere di dubbi sulla corretta assegnazione delle priorità di accesso al colloquio;  che vengono servite solo poche persone, sia la mattina che il pomeriggio, ma addirittura coloro che pur entrando ampiamente nell’orario di apertura degli sportelli ma superano il numero massimo dei colloqui prefissato in modo eccessivamente prudenziale, vengono respinti  riducendo così in modo drastico l’efficienza del servizio; che tali modalità di gestione dell’ufficio obbliga i disoccupati a fare anche lunghe file prima dell’apertura degli sportelli per poi lanciarsi in corse disordinate nel tentativo di non essere scavalcati da coloro pervenuti successivamente, il tutto in una situazione che non dimostra molta sensibilità nei confronti di chi, trovandosi in stato di bisogno, avrebbe diritto a dignità e rispetto; che una delle conseguenze è quella di obbligare gli interessati a recarsi anche più volte al Centro per l’impiego perdendo inutilmente tempo prezioso; e tenuto conto che la Provincia ha visto ai propri vertici fino a pochi mesi fa il nostro sindaco ed è gestita oggi da una maggioranza di sinistra notoriamente sensibile ai problemi dei più deboli si chiede: 1)- se corrisponde al vero quanto sopra descritto; 2)- se non sia possibile acquistare una banale macchinetta per la distribuzione dei numeri controllando con scrupolo che non vi siano interferenze politiche o di altro genere nella distribuzione degli stessi, circostanza questa abbastanza grave nel caso in cui fosse mai accaduta; 3)- di riorganizzare il servizio aumentando il numero di coloro cui viene data la possibilità di accedere al colloquio consentendo, come accade in tutti gli uffici pubblici, di esaudire le richieste non di un numero di persone predeterminato, calcolato in modo eccessivamente prudenziale, ma tutti coloro che si trovano all’interno dell’ufficio al momento della chiusura o al massimo entro un tempo ragionevole prima della chiusura; 4)- di rendere edotto il consiglio comunale dei miglioramenti introdotti nel servizio in seguito all’interessamento del sindaco cui si chiede di riferire nella prima question time del consiglio comunale”.

Foto: TerniLife ©                       

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