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CASO AULA VERDE, DURO SCONTRO TRA GENITORI E SINDACO / SEMPRE PIÙ PENALIZZATO IL CORSO MONTESSORI

“Come genitori della scuola comunale per l’infanzia Aula Verde ci sentiamo estremamente delusi e amareggiati dall’ennesimo colpo di scena, che ci porta ancora una volta a credere come le sorti di un importante struttura comunale a metodo didattico innovativo, vengano poste in secondo piano rispetto a tutt’altri interessi”. Questo l’inizio della lettera scritta alla stampa da parte del Comitato di Gestione della scuola comunale per l’infanzia Aula Verde,  a seguito dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio nella sede del Pd in via Mazzini.

“La triste vicenda del destino della nostra scuola – continuano i genitori – si trascina ormai da più di un anno, quando l’amministrazione decise unilateralmente di traslocare il corso Montessori presso i locali dell’istituto Benedetto Brin, dove l’indirizzo dell’Aula Verde pareva avesse trovato finalmente una tanto martoriata collocazione definitiva. A fronte di quella che era stata annunciata come una situazione provvisoria, con la delibera di Giunta comunale del 16.12.2015, era stato attivato un mutuo per un importo complessivo di 200mila euro, che permettesse di effettuare i lavori di adeguamento e recupero dell’edificio. Da quel momento abbiamo avviato una serie di incontri con gli assessorati e gli uffici tecnici competenti, affinché con un percorso comune e condiviso, si potesse giungere ad una scelta tale da soddisfare le esigenze dei diversi orientamenti scolastici presenti all’interno dello stesso edificio: Aula Verde, Montessori e la media Benedetto Brin. Durante tali passaggi è emersa l’ipotesi di un nostro eventuale trasferimento presso i locali della XX Settembre, apportando i dovuti interventi necessari a tale scelta. Questa proposta, pur non essendo quanto promesso dall’amministrazione, non è stata esclusa a priori dai sottoscritti: i quali hanno aperto alla valutazione di tale scelta, attraverso l’effettuazione di un preventivo sopraluogo che consentisse la verifica dei dovuti requisiti. Da ciò è scaturita una decisione tecnica, presa unitariamente con i vertici del dipartimento e protocollata preso la segreteria dell’ufficio scolastico il 29.02.16 e comunicata agli assessori alla Scuola e ai Lavori pubblici nella riunione del 02.03.16 in cui si esprimeva l’orientamento dei genitori dell’Aula Verde per una permanenza presso l’attuale sede (B. Brin), in quanto a seguito delle opportune verifiche si riscontrava che la sistemazione alla XX Settembre avrebbe inficiato fortemente sullo specifico metodo didattico/laboratoriale della nostra scuola. I motivi di tale scelta derivavano dalle profonde criticità rilevate: una situazione mensa, che pur in loco, sarebbe peggiorativa rispetto all’attuale per l’elevata quantità dei pasti serviti. Dai dati forniti dalla dirigenza scolastica ad oggi Aggiungi un appuntamento per oggi ne risulterebbero più di duecento giornalieri e dunque l’ulteriore aumento non garantirebbe il proseguimento dei progetti di educazione nutrizionale che caratterizzano il nostro percorso didattico. Le aule per la didattica, pur restando dello stesso numero, vedrebbero ridotta la loro metratura, inficiando soprattutto i laboratori esterni che vedono transitare, nell’intero anno scolastico circa 1600 alunni provenienti da numerose scuole del territorio. Oltretutto ai necessari lavori di adeguamento che ci sarebbero da fare alla XX Settembre, di cui ancora nessuno ci ha saputo quantificare e soprattutto dare una scadenza, si dovrebbe provvedere alla sostituzione del mobilio in nostra dotazione, in quanto la struttura esagonale delle nuove aule non permetterebbe l’utilizzo dello stesso. Infine, dopo aver sperimentato l’adeguatezza degli spazi progettati e realizzati presso la Brin, sulla specificità del nostro indirizzo, ci pare veramente eccessivo chiederci di affrontare l’ennesimo sacrificio: dopo aver affrontato tre traslochi e trascorso sette anni presso un condominio in via M. L. King. Ciò porterebbe non solo disagi per l’utenza, ma oggettive difficoltà nel ripristino di tutto il materiale didattico laboratoriale su cui con tanto sacrifico avevamo investito. A questo punto il Comitato di gestione ha proposto agli assessori Stefano Bucari e Carla Riccardi una variante al progetto preliminare, per permettere a i tre soggetti coinvolti in questo riassetto di convivere equamente, dando il giusto respiro e sviluppo per gli anni futuri. L’assessore Bucari ha avvallato tale proposta, che ancor di più dava respiro ai tre metodi e faceva rientrare abbondantemente gli interventi tecnici da noi proposti, nel budget dei 200mila euro. Purtroppo tale possibilità è stata stroncata dall’assessore Riccardi, che con dati totalmente diversi da quelli ufficiali del dipartimento, ha bocciato le nostre proposte supportate dall’ufficio scolastico sentenziando che per l’Aula Verde la sede più idonea non poteva che essere la XX Settembre. Dinanzi all’ennesimo voltafaccia, nel tardo pomeriggio di ieri, sapendo che si sarebbe svolta una riunione per discutere anche della riorganizzazione dell’istituto comprensivo Benedetto Brin e quindi del futuro dell’Aula Verde, una numerosa delegazione di genitori e parenti dei bambini di tale scuola comunale si è recata presso la sede comunale di Palazzo Spada. Riscontrando la totale assenza presso le sedi istituzionali pertinenti abbiamo dedotto che una discussione di tale importanza non potesse che essere stata spostata all’interno delle stanze del partito che amministra la nostra città. Dopo esserci recati presso i locali del Partito Democratico in via Mazzini e aver verificato la veridicità delle nostre supposizioni, abbiamo civilmente e in maniera composta richiesto di essere ascoltati per esporre le nostre preoccupazioni e chiedere la verità sul nostro destino. Così è stato, grazie anche alla cortese disponibilità dei presenti ma il risultato è stato di verificare ancora una volta come a scapito della partecipazione dei cittadini, certe decisioni vengano prese privatamente senza tener conto alcuno delle richieste degli stessi. Per bocca dello stesso sindaco presente ci è stato confermato quanto sospettato: la decisione sul trasloco dell’Aula Verde è una realtà, vista favorevolmente dall’amministrazione, che con ogni probabilità verrà a breve eseguita. Tutto questo alla faccia di delibere svuotate di senso, di pareri tecnici non considerati e sopratutto di una nostra ipotesi progettuale, che consentirebbe una serena convivenza nella stessa struttura della Brin per i diversi orientamenti scolastici presenti. Una scelta unilaterale, che tiene conto esclusivamente del bisogno di fare cassa da parte dell’amministrazione, senza che ci sia dato sapere a fronte della stessa, dove eventualmente sarebbero reindirizzati i fondi derivanti dal risparmio sui 200mila messi a disposizione per tale opera già da bilancio. I soldi quindi ci sono, ma qualcuno ha già deciso sul nostro futuro. Ritenendo che tale situazione meriti di essere riportata a conoscenza di tutti i genitori e dei soggetti coinvolti nell’attività didattica dell’Aula Verde, abbiamo deciso di convocare per la giornata di lunedì 14 marzo un’assemblea presso i locali della Brin, affinché ognuno di noi possa conoscere la verità su tale vicenda ed esprimere la sua opinione al riguardo, al fine di raggiungere una decisione condivisa sullo stato delle cose e su quella che debba essere la nostra posizione da esprimere, rispetto alle paventate scelte”.

Foto (archivio) TerniLife ©

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