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A MONTECASTRILLI PULSA IL CUORE DEL MADE IN ITALY ALL’ESTERO: LA STORIA DELL’AZIENDA TESSILE CARDINALINI

(di Roberta Falasca) La storia sta nei tessuti, nel jersey, nei tagli, nei cartamodelli. La storia sta nella realizzazione di un capo su commissione per soddisfare il mercato del lusso. L’azienda tessile Cardinalini & C. Spa di Montecastrilli dal 1963 parte dall’incontro dei valori della tradizione tessile per fondersi con le tendenze della moda attuale, dando così vita a un prodotto esclusivo che rappresenta il made in Italy, racchiudendo in sé quella cultura manifatturiera unica al mondo. Marco Cardinalini, socio di maggioranza della società, spiega a Terni Life cosa significa fare impresa, cosa significa produrre e dare lavoro in Umbria e lavorare con l’estero rimanendo sul territorio.

 

Da oltre 50 anni siete il punto di riferimento di grandi aziende di livello internazionale, in cosa consiste il vostro lavoro?

“Siamo specializzati nella produzione di abbigliamento uomo e donna per marchi internazionali del lusso. Le nostre settanta dipendenti ogni giorno realizzano capi di alta qualità grazie alla loro professionalità ed esperienza. Lo stilista ci invia i disegni e noi realizziamo il primo prototipo, sviluppiamo il campionario ed infine realizziamo la produzione. Tutto questo all’interno del nostro stabilimento, qui a Montecastrilli. In passato abbiamo provato a produrre fuori dall’Italia. Dal 1989 al 1993 avevamo anche uno stabilimento in Ungheria con circa 300 dipendenti dove c’era una parte della produzione, quella a basso prezzo. Ma stavamo perdendo il ‘fatto bene,’ il made in Italy. Quindi abbiamo lasciato la produzione all’estero per tornare a lavorare solo in Italia, puntando sulla qualità e servizio al cliente. Una scelta in controtendenza ma che oggi è per noi un grosso vantaggio competitivo”.

Da Montecastrilli al resto del mondo, cosa significa essere piccoli e grandi allo stesso tempo?

“Negli ultimi anni è cambiato il modo di lavorare: internet ha azzerato le distanze e possiamo scambiare informazioni con clienti in tutto il mondo a costi zero. E questo è un grosso vantaggio per le piccole imprese perché possono avere compratori all’estero senza dover avere uffici o personale vicini al cliente. Il limite e ostacolo da abbattere è pensare che sia troppo complicato o, peggio, la paura del fallimento. Il mondo desidera il prodotto italiano perché in molti campi siamo i migliori. Siamo solo il 3% della popolazione mondiale eppure leader in tantissimi settori. L’Umbria negli ultimi anni, grazie ad aziende come Luisa Spagnoli, Cucinelli, Fabiana Filippi e Cruciani, è sempre più riconosciuta come un territorio che sa esprimere eccellenze. Credo che le aziende del nostro territorio devono saper cogliere questa maggiore visibilità e reputazione per crescere”.

Quali sono i valori della vostra azienda?

“Credo che il valore più grande per l’impresa sia dare lavoro. Da inizio 2015 sette dipendenti sono andate in pensione, assunte da mio nonno 42 anni fa e che in tutto questo tempo hanno saputo e potuto realizzare i loro sogni anche grazie al loro lavoro. Questo ci rende molto orgogliosi e consapevoli di avere una grande responsabilità. Attingere al sapere della tradizione, tramandarlo come prezioso insegnamento attraverso le generazioni e saperlo gestire nel tempo in modo che l’azienda sia oggi in grado di competere ad alto livello nel presente e possa proiettarsi, stabile e sicura, nel futuro. Le radici del sapere dell’azienda Cardinalini sono profondamente legate ai valori di una tradizione di oltre 50 anni. L’azienda si è evoluta nel tempo, adattandosi negli anni alle diverse esigenze dell’industria tessile, attraverso tre generazioni familiari. Per un’impresa a gestione totalmente familiare, il passaggio generazionale è sempre un momento delicato. Mauro Cardinalini, figlio di Aldo, e sua moglie Paola hanno affrontato il primo passaggio di consegne, portando la modernizzazione dell’azienda, dotandola delle tecnologie più avanzate, in modo che tutte le fasi del processo produttivo siano oggi realizzate all’interno della sede. Il mio inserimento in azienda e di mia sorella Mara è avvenuto gradualmente, con diversi ruoli e mansioni secondo le differenti professionalità, esito degli studi condotti. Questo ha garantito che i principali ruoli chiavi dell’azienda fossero coperti da persone di famiglia, con competenze specifiche, senza che la loro presenza in azienda fosse scontata o semplicemente obbligata. Sulla scia di questa filosofia imprenditoriale, viene curata con attenzione anche la formazione professionale dei dipendenti, di quella manodopera che rappresenta il vero cuore pulsante dell’azienda. Le nuove assunte devono seguire un lungo periodo di affiancamento alle lavoratrici più esperte, in modo da carpire tutti i segreti della lavorazione, garantendo in tal modo la piena efficienza ed affidabilità nel tempo della qualità del prodotto”.

Progetti futuri, obiettivi da raggiungere?

“I progetti futuri sono in crescita con collaborazioni con nuovi marchi e parallelamente stiamo sviluppando nuove tecniche e materiali con i fornitori di tessuti, tintorie e stamperie. Dieci anni fa vendevamo solo in Italia, oggi l’80% del fatturato è per clienti stranieri, soprattutto francesi. Siamo abituati al cambiamento, ogni sei mesi viene lanciata una nuova collezione ovvero una nuova sfida dove tutto viene rimesso in gioco. Questo processo molto intenso e stressante è la base per una costante ricerca ed innovazione. L’obiettivo è cogliere la ripresa economica proponendoci come un’azienda che ha radici nel passato ma che cerca nel futuro nuove opportunità”. Foto: TerniLife ©

 

 

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