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L’incubatore di imprese affidato a Sviluppumbria

Il Consiglio comunale nella seduta di oggi all’unanimità  ha approvato l’affidamento in house, in via temporanea fino al  31 dicembre 2024, della gestione dell’Incubatore di imprese a Sviluppumbria e la relativa convenzione.

Nell’area dell’incubatore sono presenti strutture immobiliari di proprietà della Provincia, del Comune di Terni e altre unità immobiliari in carico a Invitalia Partecipazioni. A seguito della messa in vendita da parte di Invitalia dei propri immobili di via delle Campore, costituenti parte del compendio, sono state avviate dal sindaco Stefano Bandecchi interlocuzioni con Invitalia, Sviluppumbria, le imprese e l’assessorato regionale allo Sviluppo Economico, informando dell’interesse da parte del Comune all’acquisizione delle proprietà Invitalia e richiedendo al contempo alla Regione l’interessamento per garantire la prosecuzione delle attività di Sviluppumbria nel sito.

Successivamente Sviluppumbria ha comunicato la volontà di continuare la gestione transitoria dell’immobile di proprietà comunale almeno sino al 31 dicembre 2024 chiedendo la definizione di un accordo per la gestione temporanea della struttura e della prosecuzione dei servizi di incubazione a favore delle imprese.
La gestione è pertanto divenuta oggetto di una convezione che viene approvata nelle more della ridefinizione della riconfigurazione dell’Incubatore di Imprese a cui sta lavorando un gruppo la cui istituzione è stata oggetto di una deliberazione del Consiglio del 18.04.2024.

La convenzione specifica la natura e la tipologia dei servizi erogati per la prosecuzione delle attività gestionali necessarie alle imprese incubate e per il mantenimento in sicurezza del compendio di proprietà Comunale, così come descritti nella proposta inviata da Sviluppumbria, e include il riferimento all’analisi costi-ricavi che dimostra l’equilibrio del quadro economico. In merito alla validità della convenzione si chiarisce che alla scadenza del 31 dicembre potrà essere  prorogata alle medesime condizion per ulteriori 6 mesi, purchè sia garantito l’equilibrio economico e vi sia il nulla osta della Provincia.
L’atto è stato illustrato in aula dall’assessore allo Sviluppo Sergio Cardinali.

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