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Formazione come leva per la legalità: Villa Umbra, Formez e Scuola Nazionale dell’Amministrazione per il Comune commissariato di Caivano

Undici commissariamenti dal 1988 a oggi, cinque dei quali negli ultimi dieci anni. L’ultimo a ottobre del 2023. Sullo sfondo, le infiltrazioni della malavita organizzata all’interno del consiglio comunale cittadino. Da questo orizzonte complesso e vulnerabile, riparte l’azione propositiva e cooperativa della pubblica amministrazione per restituire percorsi di legalità al Comune di Caivano (Napoli).

Nasce così, dalla collaborazione fra SNA – Scuola Nazionale dell’Amministrazione, Formez e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, una settimana di formazione intensiva e sperimentale per 31 persone neoassunte dal comune del napoletano (assistenti sociali, educatrici, responsabili area appalti, lavori pubblici e agenti di polizia locale), finalizzata al rafforzamento delle capacità amministrative e, più in generale, del benessere sociale.

Un modello di intervento ideato e messo in campo dal Dipartimento della Funzione Pubblica per stare a fianco della PA in contesti complessi, che sa attivare circoli virtuosi nel contenimento dei fenomeni di criminalità.

Il percorso formativo ha preso avvio oggi, lunedì 11 marzo, e ha lo scopo di creare il gruppo d’aula, condividere gli obiettivi del programma formativo, rafforzare il lavoro in team anche attraverso momenti dedicati a competenze personali e trasversali (con metodologie didattiche attive).

Inoltre, saranno introdotti i temi comuni per tutte le tipologie di profili professionali presenti in aula e avviata la formazione al nuovo ruolo dei neoassunti per lavorare sui comportamenti organizzativi.

“La nostra scuola – afferma Marco Magarini Montenero, amministratore unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica -, è stata scelta a livello nazionale come soggetto preposto alla formazione del capitale umano neoassunto, selezionato dal Dipartimento della Funzione Pubblica per migliorare il servizio ai cittadini del proprio territorio. Un onore e una responsabilità per tutti noi che, attraverso la formazione, siamo chiamati a rafforzare i livelli di legalità sì con la conoscenza della correttezza procedurale, ma anche – conclude Magarini – promuovendo lo sviluppo della cultura organizzativa e incoraggiando le competenze personali”.

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