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Conclusa la 16° missione della Fav in Ucraina

Si è conclusa la 16ma missione della Fondazione Aiutiamoli a Vivere in Ucraina dove per la prima volta si è spinta fino a Kiev percorrendo, entrando dalla frontiera rumena, migliaia di chilometri a bordo di un pulmino dove i nove volontari, in rappresentanza dei Comitati che hanno partecipato alla raccolta di materiale, si sono alternati alla guida senza mai fermarsi.

 

Da Roman, dove si è creato il punto di riferimento prima di andare in Ucraina, grazie all’ospitalità dei Frati Minori Conventuali della Provincia della Romania, il Tir degli aiuti umanitari ha scaricato il materiale raccolto destinato alle Città di Yasinia, Uzhorod, nell’Oblast della Transcarpazia, a Boryspil e a Kiev (nell’Oblast di Kiev).

Il Tir di aiuti umanitari conteneva il seguente materiale:

  • 4 bancali pannoloni adulti, pannoloni bambini, igienico sanitario
  • 1 sedie a rotelle elettrica
  • 11 sedie a rotelle
  • 17 deambulatori
  • 1 letto ospedaliero
  • 6 materassi
  • 1 letto ambulatoriale
  • 2 poltroncine con rotelle
  • 1 cyclette
  • 4 bancali di cibo auto riscaldante (ravioli, chili, lasagne, zuppe di legumi, zuppe di zucca)
  • 2 letti/brandine
  • 1 seggiolone pappa bambino
  • 1 bancale di alimenti in scatola (tonno, passata di pomodoro, riso, legumi, olio di semi, pasta, zucchero, sale)
  • 1 bancale di medicinali, alimentari e acqua minerale
  • 2 bancali di vestiario
  • 4 bancali di acqua potabile e vestiario
  • 1 bancale tra cibo in scatola, medicinali vari e abbigliamento intimo nuovo
  • 2 bancali di acqua
  • 2 convettori
  • 3 bancali di alimenti in scatola (tonno, passata di pomodoro, riso, legumi, olio di semi, pasta, zucchero, sale)
  • 5 bancali di cibo auto riscaldante (ravioli, chili, lasagne, zuppe di legumi, zuppe di zucca)

 

L’entusiasmo della popolazione civile e militare che si è vista consegnare medicinali, strumentazione medica e soprattutto cibo autoriscaldante in zone dove la temperatura ha raggiunto i meno 19 gradi, ha ripagato tutti i volontari delle fatiche e degli sforzi effettuati per arrivare a consegnare il materiale raccolto dai rispettivi Comitati italiani per non subire la solita critica del non sapere che fine farà la merce donata.

La missione aveva avuto il compito di proseguire nel lavoro di acquisizione di informazioni, dati e verifiche sul posto, atte a realizzare l’ospedale di Yasinia ed il collocamento dell’ambulatorio medico, definito “Cubo”, nell’area antistante l’ospedale di Yasinia e nelle periferie del Capoluogo della Transcarpazia, Uzhorod, da dove arrivano i feriti ed i migranti interni delle zone colpite dalla guerra.

Infine, con le Autorità Governative ucraine la Fondazione Aiutuiamoli a Vivere ha definito un apposito accordo che darà modo alle famiglie italiane di accogliere un bambino ucraino nel periodo estivo al termine del periodo scolastico.

Si potranno accogliere gruppi di bambini provenienti dalle zone colpite dalla guerra in età compresa tra 9 e 11 anni accompagnati da personale socio-educativo e da un interprete per un periodo di 20 giorni ripetibile nell’arco dell’anno.

La Sede della Fondazione (sita in Terni, Via XX Settembre 166, sito internet www.aiutiamoliavivere.it, Tel. 0744279560, email: [email protected]) sarà a disposizione per qualsiasi informazione a riguardo e darà tutto il supporto tecnico-amministrativo necessario alla formazione dei gruppi ed alle specifiche tecnico-organizzative necessarie all’ottenimento dell’autorizzazione governativa utile al visto di ingresso in Italia dei minori accompagnati.

 

 

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