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Terapia del dolore e le attività del Santa Maria: esperti del settore al convegno nazionale

Affrontare le problematiche più frequenti a livello operativo e discutere la base del trattamento farmacologico e non. Inoltre, far conoscere la realtà e le attività del servizio di Terapia del Dolore dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, per creare una rete territoriale efficace. Questi gli obiettivi del convegno dal titolo “Aree di criticità nella gestione del dolore neuropatico”, che si è svolto nei giorni scorsi nelle sale dell’Archivio di Stato di Terni e che ha visto in prima linea i medici del Santa Maria. Il convegno, valido anche per la formazione professionale, ha riscosso notevole successo di partecipazione.

 

La dottoressa Rita Commissari, presidente del convegno, e il dottor Andrea Sanapo, responsabile scientifico, hanno fatto parte del comitato scientifico dell’evento, insieme a Francesca De Sanctis, Ester Marciano e Gian Marco Petroni. Al tavolo poi anche la dottoressa Giulia Di Stefano, esponente della scuola del professor Giorgio Crucco. Insieme a lei, Thierry Claude Bagaphou, Roberta Carpenedo, Tommaso Ciacca, Carlo Colosimo, Carlo Conti, Francesca De Sanctis, Pierfrancesco Fusco, Giacomo Giovannelli, Fabio Gori, Pier Luigi Granaroli, Ester Marciano, Ennio Montinaro, Gian Marco Petroni, Massimo Renzini, Piero Simoni, Stefano Strappaghetti.

 

“Il convegno – ha spiegato la dottoressa Commissari – è servito anche per mostrare le diverse attività portate avanti nella struttura complessa di Anestesia e Rianimazione. Tra queste, le attività per la terapia del dolore, organizzate anche con attività ambulatoriale il lunedì e il giovedì pomeriggio. Questo gruppo inoltre porta avanti anche attività di consulenza quotidiana nei vari reparti e al Pronto soccorso. Quello del trattamento del dolore è un tema che rappresenta non solo un obbligo clinico ed etico, ma anche un obbligo di legge, la 38 del 2010. Per questo, l’appuntamento organizzato quest’anno diventerà un evento con cadenza annuale, in modo che possa diventare un punto di riferimento per l’Umbria e non solo”.

 

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