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Sistema della formazione professionale e competenze: la giunta regionale approva la “norma quadro”

La Giunta Regionale dell’Umbria, su proposta dell’Assessore allo sviluppo economico Michele Fioroni, ha approvato oggi il Quadro di riferimento finalizzato a definire le linee guida e le direttive per l’attuazione del sistema integrato dell’apprendimento permanente della Regione Umbria.

“Un documento importantissimo – afferma Fioroni, costruito grazie alle competenze e all’esperienza sul campo dell’Agenzia per le Politiche Attive del Lavoro (ARPAL) che proietta l’Umbria verso l’Agenda europea 2030 per quanto riguarda il sistema della formazione, delle competenze e della loro riqualificazione e aggiornamento (re-skilling e up-skilling), temi ritenuti essenziali per migliorare il livello di occupabilità lavorativa delle persone.    L’Umbria attendeva da tempo un riallineamento normativo su questo tema rispetto all’evoluzione del contesto socio-economico. La nostra strategia di sviluppo regionale richiede velocità e flessibilità nell’adeguamento degli standard professionali e formativi per offrire ad imprese e persone un rapido adeguamento e una maggiore flessibilità degli standard professionali e formativi regionali. Sarà così più facile anche la personalizzazione dei servizi e l’aggiornamento costante delle competenze».

«Si tratta nello specifico – spiega Paola Nicastro, direttore di Arpal Umbria – di aver dotato la Regione Umbria di un moderno strumento integrato per il mercato del lavoro e l’apprendimento permanente finalizzato all’Individuazione, validazione e certificazione delle competenze (IVC) e degli standard professionali e formativi del Repertorio Regionale. Il Quadro di Riferimento consentirà di procedere, sempre meglio, per la piena e rapida attuazione delle politiche regionali e rispondere alle esigenze emergenti dal contesto socio-economico. Inoltre – conclude Nicastro – il nuovo quadro permetterà un migliore collegamento tra formazione, orientamento e certificazione, coinvolgendo attori pubblici e privati per offrire servizi territoriali completi anche rispetto alle nuove direttrici nazionali ed europee”.

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