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Psicologo dentro la scuola, i presidi lo vogliono a sistema: “Umbria tra le regioni con la maggiore adesione al progetto”

Al convegno dell’Ordine degli Psicologi Umbria dati e proposte dopo tre anni di ascolto e confronto con studenti, docenti e famiglie. Intanto avanza l’iter per la legge regionale sullo psicologo di base.

PERUGIA – Lo psicologo a scuola piace a studenti, docenti e soprattutto ai Dirigenti Scolastici. Lo dice il 97% dei presidi che hanno partecipato ad un monitoraggio promosso dall’Ordine degli Psicologi dell’Umbria. Un punto sul protocollo di intesa siglato tre anni fa da Miur e Cnop, sviluppato a livello territoriale dall’Ordine degli Psicologi dell’Umbria ed Ufficio Scolastico Regionale. Grazie al lavoro di coordinamento tra Opu e Usr, ma anche grazie alla sensibilità degli stessi Dirigenti Scolastici, in quasi tutti gli istituti dell’Umbria è stata fatta richiesta di poter accedere ai finanziamenti per “arruolare” psicologi all’interno della scuola.  Dopo 3 anni di lavoro, per la maggior parte delle scuole monitorate, c’è un grande livello di soddisfazione per le attività messe in campo dagli psicologi.
IL QUADRO
I dati riassuntivi sono stati presentati lunedì alla sala Brugnoli di palazzo Cesaroni nell’ambito del convegno “La psicologia scolastica e territoriale in Umbria”. I dati di avvio del progetto, presentati da Elena Arestia, coordinatrice gruppo di psicologia scolastica dell’Ordine, raccontano che l’Umbria è risultata la regione in cui gli istituti scolastici hanno maggiormente aderito: il 33,09% delle scuole ha ampliato un servizio esistente, mentre il 51,08% delle scuole ha costruito ex novo il servizio. Nel dettaglio 117 su 139 istituti totali hanno attivato il protocollo nell’ anno scolastico 2020/2021. Dopo tre anni di lavoro, l’Ordine ha sviluppato un monitoraggio per fare il punto sulla situazione e l’89% dei presidi delle scuole dove è presente lo psicologo si è espresso sul progetto. è emersa una lieve flessione sulla presenza dello psicologo fra anno scolastico 2020/2021 e 2021/2022 (95,2% contro il 84,3%) a causa del nodo dei finanziamenti e, in percentuale minore, per la presenza di progetti simili nelle realtà scolastiche. è stato comunque fortemente evidenziato dalla quasi totalità dei dirigenti che il progetto presenta numerosi punti di forza per «la preparazione» del professionista che «conosce l’organizzazione del sistema scolastico e sa collaborare con i docenti». Riguardo le attività svolte, nel 26,5% dei casi si è trattato di sportelli di ascolto per tutti gli utenti della scuola (nel primo anno di progetto quasi esclusivamente studenti), per il 24,5% dei casi sportelli di ascolto per studenti ed interventi psicoeducativi alle classi, nel 18,1% dei casi sportelli di ascolto per tutti con interventi psicoeducativi alle classe e formazione al personale. I dirigenti scolastici, che vorrebbero inserire a sistema la figura dello psicologo nelle proprie scuole, guardano ad una molteplicità di aspetti. Il 32% lo vorrebbe per «contrastare il disagio post pandemico», il 30% per «supportare i ragazzi e prevenire forme di disagio», il 16% per «avere un punto di riferimento per la crescita socio emotiva dei ragazzi». Per meglio sviluppare il progetto i presidi chiedono «continuità con il professionista, fondi dedicati e aggiuntivi, ore aggiuntive per coprire l’intero anno scolastico».
IL FOCUS
Sui tempi e le modalità del progetto, un focus arriva dall’Itts Volta di Perugia, la scuola superiore più grande dell’Umbria dove nell’anno scolastico 2022-2023, dal 4 novembre al 30 maggio sono state svolte 104 ore. Di queste 76 ore di sportello in presenza e 6 on-line, 16 ore di attività di formazione per docenti e 6 ore di interventi nelle classi. Gli accessi totali sono stati 53 (tutti primi accessi rispetto all’a.s. 2021-2022 quando gli accessi erano stati 36). I motivi di accesso prevalenti degli studenti al servizio hanno riguardato disagi relazionali, difficoltà scolastiche e disturbi dell’umore.
L’ANNUNCIO
Questo il dettaglio di un più ampio quadro generale emerso durante il convegno di lunedì, aperto dal presidente nazionale e regionale dell’Ordine degli Psicologi David Lazzari, che ha fatto il punto nazionale, ed Eleonora Pace, presidente della Commissione Sanità dell’Assemblea Legislativa. Nell’occasione Pace ha parlato della proposta di legge sullo psicologo di base in Umbria, annunciando che l’iter potrebbe concludersi entro l’anno. Al convegno è intervenuto anche il consigliere regionale Andrea Fora che ha assicurato il sostegno alla nuova legge, auspicando un supporto trasversale di tutti i gruppi. Ai lavori hanno preso parte, fra gli altri, Maria Rita Pitoni (dirigente tecnico Usr), Francesco Palmiotto (presidente consulta degli studenti), Mauro Pianesi (dirigente del Servizio Diritto allo studio ed interventi post universitari), Maria Lo Bianco, Tiziana Luciani e Patrizia Tabacchini.
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