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I veri Carabinieri arrestano quelli finti: truffe agli anziani con la scusa di aiutare un familiare

Ancora una truffa ai danni di un’anziana donna residente a Terni, nella zona di Cardeto. La tecnica utilizzata è quella ormai nota del “sedicente carabiniere”. I malviventi, infatti, spacciandosi per appartenenti all’Arma, hanno avvisato telefonicamente la vittima che il figlio aveva causato un grave incidente stradale e pertanto hanno richiesto un’ingente somma di denaro, quale risarcimento alla persona investita ricoverata in ospedale e per evitare che il figlio finisse in carcere. Una messinscena: la somma sarebbe stata ritirata direttamente al domicilio della vittima da un altro finto militare.

Dopo la chiamata, un uomo di trent’anni anni si è presentato nell’abitazione dell’anziana per farsi consegnare 750 euro e monili in oro, nella disponibilità della donna. Appena aperta la porta dell’abitazione per allontanarsi con il bottino, il malvivente si è imbattuto nei veri Carabinieri della Compagnia di Terni che lo hanno arrestato in flagranza per truffa aggravata insieme al complice che attendeva all’esterno dell’abitazione. L’operazione è stata possibile a seguito dei numerosi servizi coordinati in diverse zone della città in orario mattutino, con militari in abiti civili ed altri in uniforme per contrastare i crimini.

Il magistrato, avvisato dagli inquirenti dei fatti accaduti, ha disposto la temporanea custodia degli arrestati nelle camere di sicurezza del Comando Provinciale di Terni, in attesa del rito direttissimo fissato per la giornata del 28 aprile nel tribunale di Rerni. Sono in corso ulteriori accertamenti volti all’identificazione di eventuali altri complici dei fermati protagonisti, nel recente passato, di analoghi reati in tutta la Penisola.

Foto: RietiLife ©

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