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“Solar attack”: la nuova manovra per gli investimenti delle imprese in rinnovabili della Regione

Si è tenuta ieri, 9 novembre, a Palazzo Broletto la presentazione della nuova manovra energetica della Regione Umbria, “Solar Attack“. Una misura profondamente rinnovata rispetto ai bandi energia ed efficienza energetica del passato che, con una dotazione di 26 milioni di euro, ambisce a dare una forte spinta alla transizione energetica delle imprese del territorio.

La manovra, presentata dalla Presidente Donatella Tesei e dall’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Fioroni, insieme al Presidente di Gepafin, Carmelo Campagna, sarà aperta ad una ampia platea di imprese con un forte focus sul settore manifatturiero, particolarmente colpito dalla crisi energetica.

Prima misura che verrà realizzata, in modo particolare, con le risorse della nuova programmazione, Solar Attack destinata infatti 20 milioni alle PMI, di cui 15 per il settore manifatturiero e 5 per turismo, commercio e servizi alla produzione e altri 6 milioni alla realizzazione di progettualità da parte di grandi imprese.

L’obiettivo centrale della manovra sarà quindi quello di incentivare fortemente l’autoconsumo delle aziende, attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici e accumuli, che la Presidente Tesei ha definito “investimenti fondamentali per permettere alle imprese di affrontare il momento contingente della crisi energetica, ma anche i prossimi decenni, in cui la transizione energetica non sarà più un opzione ma un percorso necessario”.

La Presidente ha inoltre aggiunto, al riguardo, che “l’amministrazione ha fatto una scelta di campo importante. Ha deciso di orientare, in maniera consistente, le prime risorse che arriveranno dalla Commissione Europea per il nuovo ciclo di programmazione al tema dei temi, ossia l’energia. Siamo fiduciosi che questa scelta sarà vincente e che le imprese ne comprenderanno il valore e sfrutteranno al meglio questa opportunità”.

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche della manovra, le cui linee guida sono state approvate dalla Giunta regionale in data odierna e presentate nel dettaglio dall’Assessore Fioroni, si ravvisano molteplici novità rispetto al passato.

Per prima cosa, seguendo le orme dello “SMART Attack”, una misura a supporto della transizione digitale del tessuto imprenditoriale che ha riscosso particolare successo, anche il “SOLAR Attack” prevedrà incentivi diversi a seconda della taglia dell’investimento. Le PMI potranno infatti presentare domanda per tre riserve diverse: SMALL, per impianti fino a 75kWp di potenza, MEDIUM per impianti da 75kWp a 150 kWp e LARGE per impianti sopra i 150kWp. Tali riserve daranno quindi vita a tre graduatorie diverse e gli impianti saranno incentivati, a seconda della taglia, in maniera differente.

In particolare, per lo SMALL le imprese potranno scegliere tra un fondo perduto del 40% per l’impianto fotovoltaico e del 25% per gli accumuli o un finanziamento del 50% dell’investimento con una remissione del debito pari al 25% dell’investimento. Per il MEDIUM sarà possibile invece richiedere un fondo perduto del 35% per fotovoltaico e del 20% per le batterie o alternativamente un finanziamento con remissione del debito del 22,5% rispetto all’investimento. Infine, al LARGE sarà destinato o un fondo perduto del 30% su fotovoltaico e del 15% su batterie, oppure alternativamente un finanziamento agevolato con remissione del debito del 20% dell’investimento.

 Le possibilità di scegliere tra finanziamento e fondo perduto, definita dal Presidente di Gepafin, “un’opportunità di fondamentale importanza, in un momento in cui tante piccole imprese fanno fatica ad accedere al credito“, non sarà possibile per le grandi imprese, le quali potranno richiedere esclusivamente un finanziamento del 50% dell’investimento e con limite massimo di 1.000.000 e con una remissione del debito pari al 20% dell’investimento stesso.

Per quanto riguarda le spese ammissibili, oltre alle spese relative ai materiali inventariabili, quali costi relativi all’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, componenti, nonché le relative spese di montaggio e allacciamento, saranno compresi anche i costi di progettazione fino ad un massimo del 10% dell’investimento. Per la prima volta saranno inoltre ammissibili anche costi relativi a interventi edili connessi all’installazione dell’impianto, che non potranno superare il 15% dell’investimento.

Per quanto riguarda la procedura di valutazione dell’avviso, si è puntato a una forte semplificazione amministrativa, con criteri di merito che saranno dichiarati in fase di domanda e permetteranno un rapido esame delle domande. I criteri principali utilizzati sono 4: rapporto tra energia prodotta e energia accumulabile rispetto costo totale dell’investimento; criterio di “energivorità”, calcolato come incidenza, su base annua, del costo delle forniture dell’energia elettrica sui costi di produzione dell’impresa; possesso di energy assessment semplificato, o di una certificazione UNI CEI EN ISO 50001; titolarità femminile.

 “Con la manovra SOLAR Attack ci troviamo di fronte ad una misura totalmente rivoluzionata rispetto al passato – ha sottolineato l’assessore Fioroni – Oltre alla dotazione finanziaria importante, la misura trae la sua forza dall’essere costruita sulle esigenze attuali delle imprese e sulle lezioni apprese dagli ultimi avvisi”.

Andando nel dettaglio, l’assessore ha quindi specificato “pensiamo alla decisione di dividere la misura in tagli differenti a seconda della grandezza degli impianti e quindi generare graduatorie diverse, o all’abbassamento dell’investimento minimo a 20.000 euro, rispetto ai 50.000 euro dell’ultimo Bando energia. Per la prima volta si cercheranno di raggiungere concretamente le realtà anche più piccole, facendole ‘competere’ con realtà che stanno investendo su impianti di taglie similari, evitando quindi di mettere sullo stesso piano grandi investimenti e grandi imprese, con realtà più dimensionate”.

L’assessore ha inoltre aggiunto che “c’è poi la possibilità di scegliere tra fondo perduto e finanziamento, la scelta di tener conto di quanto sia energivora un’impresa e supportare, in primis, chi è stato più colpito dalla crisi energetica, la possibilità di includere nel progetto, per la prima volta in assoluto, gli accumuli e di realizzare gli impianti non solo sui tetti ma anche a terra e sulle pensiline. Tutti elementi, introdotti per la prima volta, in una manovra che ha tutti i requisiti per definirsi la più grande manovra in favore dell’energia che la Regione abbia mai fatto”.

Rispetto alle tempistiche, entro fine novembre verrà pubblicato il Bando, mentre a partire da gennaio 2023 le imprese potranno presentare domanda, e avranno a disposizione un mese di tempo. La decisione di lasciare più di un mese di tempo dalla pubblicazione delle caratteristiche del Bando alla presentazione delle domande è riconducibile alla volontà di procedere rapidamente e finanziare progetti cantierabili. Le imprese interessate, avranno quindi questo tempo prima dell’apertura delle domande, per lavorare al proprio progetto e all’acquisizione della documentazione della domanda, supportate dalla Regione, che metterà a disposizione un servizio di assistenza ad hoc.

Foto: RU ©

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