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Nel secondo giorno della Biennale, “Recupero della Memoria Storica”, il giornalista di Mediaset Roberto Olla ricorda l’incredibile vicenda di Ida Macheria, sopravvissuta alla Shoah.
Ebrea triestina, deportata ad Auschwitz a 14 anni e sopravvissuta agli orrori del campo di sterminio, aprì nel dopoguerra una cioccolateria a Roma. Ha dell’incredibile la storia di Ida Macheria, giovanissima vittima della Shoah e fra i pochi riusciti a tornare dalla “fabbrica di morte” di Auschwitz. Una figura straordinaria narrata al pubblico nel secondo giorno della Biennale Letteraria di Amelia da Roberto Olla, giornalista, scrittore e volto de Il Tempo e la Storia, nota rubrica di approfondimento del TG5. Ed autore di La ragazza che sognava il cioccolato volume in presentazione a Palazzo Boccarini nel pomeriggio di sabato 28, giorno dedicato al “Recupero della Memoria Storica”.
Olla, che ha conosciuto Ida Macheria ed altri sopravvissuti ai lager nazisti, aveva già raccontato la giovane triestina nel documentario Auschwitz e la cioccolata.
La ragazza perse nel lager i genitori ed uno dei quattro fratelli. A Roma, negli Anni ’50, la cioccolateria divenne punto di incontro per altri ebrei sopravvissuti, assumendo così un carattere quasi metaforico: fra le mura di quella pasticceria, infatti, si preservavano e si condividevano ricordi, emozioni, i nomi ed i volti di cari che non c’erano più. Un autentico recupero della Memoria di sofferenze e morte causate dal più orrendo crimine della Storia umana.
“Recupero della Memoria Storica” è articolato in due incontri, uno a Palazzo Boccarini, con il coordinamento del Generale Sq. (AM) Giorgio Baldacci ed uno alla Sala Conti Paladini, con il coordinamento del giornalista Marco Petrelli.
