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FdI al sindaco: “Serve un piano di ripartenza: riapertura in sicurezza di tutte le attività”

Il sindaco e la giunta comunale si facciano portavoce presso il parlamento della Repubblica italiana e presso la presidenza del consiglio dei Ministri di una serie di proposte  utili all’immediata riapertura dei settori ad oggi ancora chiusi per l’emergenza Covidid.

Lo chiede un atto di indirizzo presentato nel consiglio comunale di Terni dal gruppo di Fratelli di Italia.

Il documento sostiene che “sin dall’inizio della pandemia, non appena si iniziarono ad avere dati abbastanza significativi sui contagi, è stato chiaro che ogni progetto di riapertura non potesse non tenere in considerazione tanto la realtà territoriale specifica, quanto la necessità di prevedere una tutela rafforzata per le categorie fragili dunque maggiormente a rischio; che ad oltre un anno dall’insorgenza della pandemia da Coronavirus, si è registrato il totale fallimento della strategia perseguita dai governi che si sono succeduti, tanto sotto il profilo del contenimento del contagio, quanto sotto il profilo della tenuta del sistema sanitario, del tessuto sociale economico e produttivo;
è dunque urgente che sia formulato un piano di ripartenza che preveda la riapertura in sicurezza di tutte le attività che ancora oggi, del tutto irrazionalmente, sono costrette alla chiusura”.

L’atto di Fdi chiede per “i trasporti pubblici il potenziamento mediante lo stanziamento di specifiche risorse aggiuntive da destinare alla stipula di convenzioni con privati, bus turistici, taxi o Ncc, così da garantire che il trasporto dei soggetti più fragili avvenga in sicurezza: l’integrazione del trasporto pubblico locale con il conseguente potenziamento delle linee consentirebbe una maggiore sicurezza e a cascata la possibilità per una serie di servizi, come le cuole e i tribunali, di riaprire integralmente”.

Per le scuole, si chiede  – sempre al governo – “l’impegno alla riapertura degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado;  considerata  la necessità di ottenere un distanziamento fisico sufficiente a limitare il contagio si propone, là dove necessario, di aumentare gli spazi mediante l’utilizzo di tensostrutture; contestualmente si propone l’attivazione di convenzioni o partenariati con istituti privati al fine di ottenere un maggior numero di aule”.

Per lo sport “la riapertura delle palestre, delle piscine e delle scuole di danza, anche con una parziale riduzione dell’utenza, in modo da garantire il contenimento dell’indice di affollamento per metro quadro. La ripartenza dello sport appare necessaria anche per il fondamentale ruolo che la pratica sportiva assume nel potenziamento del sistema immunitario, con ogni beneficio in termini di contenimento del virus”.

Per la cultura “riaperture dei musei, delle mostre e delle pinacoteche, dei cinema e dei teatri, garantendo sanificazioni, riduzioni degli ingressi per evitare assembramenti e possibilità di prenotazione on line”:

Rispetto alla ristorazione, mercati, attività ricettive e del settore dell’ospitalità, “in attesa della riapertura totale, riaprire subito bar, pub e ristoranti con spazi esterni e, per coloro che non avesse questa possibilità, di utilizzare nel rispetto delle norme i locali al chiuso adeguatamente arieggiati con il distanziamento previsto, ed apertura serale almeno fino alla mezzanotte, mercati, nel pieno rispetto dei protocolli e del distanziamento”.

Infine sui vaccini  il governo dovrebbe “valutare attraverso un proprio comitato di esperti la qualità  in modo da superare le lungaggini burocratiche di Ama e Aifa. Ciò consentirebbe una velocizzazione degli approvvigionamenti e contestualmente un aumento delle dosi disponibili”.

Foto: TerniLife ©

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