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Feste in rosso ma non la Befana. Ecco il calendario dei divieti

(Da Repubblica)

19 -20
DICEMBRE

L’ultimo weekend libero
Chi ha in programma di partire non dovrebbe avere brutte sorprese. Nessun anticipo della zona rossa come pure avevano chiesto i rigoristi preoccupati da un fine settimana con il tutto esaurito sui treni in partenza verso sud da Torino, Milano e Roma e aerei strapieni con tariffe esorbitanti. Ci si potrà muovere liberamente tranne che in Abruzzo (unica regione che da domani dovrebbe rimanere arancione) dove non si potrà uscire dal proprio comune. È anche l’ultimo weekend in cui ci si potrà spostare nelle seconde case.

Negozi aperti ovunque fino alle 21 con misure antiassembramento, bar e ristoranti aperti fino alle 18. Solo in Abruzzo, se resterà arancione, gli esercizi pubblici potranno lavorare solo con l’asporto (fino alle 22) e il domicilio. Resta valido il coprifuoco alle 22.

21 – 23
DICEMBRE

Niente spostamenti, ma tutto aperto
Da lunedì scatta in tutta Italia il blocco della mobilità Interregionale (ndr: in una precedente versione di questo articolo era stato scritto “infraregionale”, ce ne scusiamo con i lettori). Ci si potrà spostare da una regione all’altra solo per lavoro, necessità o urgenza e, sempre, per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione dove sarà possibile ricongiungersi anche con il partner che lavora in un’altra città. Chi intende spostarsi in una seconda casa all’interno della propria regione potrà farlo.

Con tutte le regioni italiane in giallo tranne l’Abruzzo, saranno gli ultimi tre giorni per lo shopping natalizio, negozi aperti fino alle 21 con orario continuato e misure antiassembramento. E saranno anche gli unici giorni della settimana in cui si potrà ancora andare al ristorante a pranzo (tavoli con non più di quattro persone) e al bar fino alle 18. Aperti naturalmente anche barbieri e parrucchieri. Alle 22 tutti a casa.

24-27
DICEMBRE

L’Italia in zona rossa
È il primo blocco di giorni prefestivi e festivi in cui tutte le regioni dovranno chiudere negozi, bar e ristoranti. Aperti, con gli orari soliti dei giorni festivi, solo gli alimentari, le farmacie, i tabacchi, edicole e librerie.
Vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio comune se non per motivi di necessità, lavoro o urgenza. Si potrà uscire per andare a Messa ma non per andare a casa di parenti. Niente pranzi e cene di Natale dunque se non con il nucleo convivente forse allargato a non più di due congiunti stretti: genitori
anziani o figli o partner fissi. Resta consentito uscire per fare attività sportiva o motoria e (solo una persona) per assistere chi non è autosufficiente.

28-30
DICEMBRE

Si riapre per soli tre giorni
Da lunedì a mercoledì si allenta la stretta. Riaprono i negozi ancora fino alle 21, i bar e i ristoranti sempre fino alle 18 e con le normali restrizioni, ritorna il coprifuoco alle 22 e rimane il divieto di spostamento tra le regioni. Dunque ci si potrà muovere liberamente nel proprio Comune e all’interno della propria regione. Solo in Abruzzo (se resterà arancione) i bar e i ristoranti rimarranno chiusi e non si potrà uscire dal proprio Comune tranne che per i motivi di lavoro, salute e necessità.

31-3
GENNAIO

Ritorna la zona rossa
L’obiettivo è bloccare veglioni di fine anno e pranzi in famiglia. Blocco totale dei movimenti anche all’interno dei Comuni. Non si potrà uscire da casa se non per valide ragioni dal giovedi 31 fino alla domenica 3, un blocco di quattro giorni che dovrebbe fermare chi aveva già pensato di aggirare il coprifuoco passando tutta la notte dell’ultimo dell’anno in una casa con amici e parenti. Chi verrà trovato a circolare per strada in quei quattro giorni senza motivo verrà sanzionato con una multa da 400 a 1000 euro. Ovviamente chiusi negozi non di generi di prima necessità, bar e ristoranti.

4-6
GENNAIO

Si riapre ma non si esce dalla Regione
Fine dell’Italia in rosso. Anche la Befana dovrebbe godere di un regime meno restrittivo. Riaprono le attività, ritorna il coprifuoco alle 22 ma restano ancora vietati gli spostamenti infraregionali che torneranno ad essere consentiti dal 7.

Foto: TerniLife ©

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