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Ambiente, Salvati: “Nessun provvedimento è inutile dentro una strategia complessiva”

“Parlare di ambiente in una città come Terni non è per tutti. Ci vogliono competenze, cognizione di causa e il coraggio di fare scelte che possono anche non aver effetto sulle condizioni ambientali a breve termine. Bisogna però aver sempre chiara la responsabilità di governo e la capacità di prendere decisioni che magari non generano un consenso immediato e generalizzato, ma che in realtà tracciano un percorso ben definito all’interno di una strategia complessiva di politica ambientale vera costruita su progetti strutturali”.
Lo dichiara l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati, anche in riferimento alle polemiche sollevate da alcuni consiglieri delle minoranze consiliari.

“Atti amministrativi dovuti come quelli che riguardano il blocco delle auto inquinanti o il divieto di accensione dei caminetti privati, sono testimonianza del senso di responsabilità della nostra amministrazione. Siamo ben consapevoli che con questi atti si interviene parzialmente e solo su alcune sorgenti che contribuiscono a incrementare i valori delle concentrazioni di particolato atmosferico. Si tratta inoltre di interventi i cui risultati sono di difficile percezione per i cittadini, perché portano a una diminuzione delle concentrazioni senza andare a diminuire in numero assoluto i superamenti annuali”.
“Tuttavia vale anche la pena di ricordare che questi provvedimenti sono dettati da quanto previsto nel piano regionale della qualità dell’aria che individua il traffico e la combustione tra le sorgenti che contribuiscono per una percentuale importante a incidere sulle cattiva qualità dell’aria cittadina”.
“A rafforzare questa tesi ci sono pubblicazioni scientifiche accreditate che purtroppo individuano negli impianti di combustione domestica una sorgente importante di produzione di PM10. Questo concetto, anche se non facilmente accettato, si basa su dati oggettivi. Per rendersene conto basti pensare che nel periodo estivo, quando tali impianti sono spenti, si registra una diminuzione importante di particolato tale da stabilizzare questi inquinanti abbondantemente al di sotto dei limiti consentiti dalla legge”.

“Detto ciò, gli aspetti dimenticati più o meno volutamente da chi fa polemica in questi giorni sono altri. La realtà è che, ben consapevoli dei problemi ambientali della conca ternana, stiamo mettendo in campo tantissimi interventi in chiave ambientale e di miglioramento della situazione di Terni, in maniera coordinata”.

“L’ultimo intervento progettato in ordine di tempo è quello relativo a una radicale revisione del sistema del trasporto pubblico locale in chiave realmente green. Il protocollo stilato che a breve vedrà la firma dei soggetti che si sono resi disponibili alla realizzazione del progetto degli autobus a celle a combustione ad idrogeno ne è un esempio. Terni sarà la prima città a sfruttare i contributi ministeriali per sostituire mezzi inquinanti non semplicemente con mezzi a basso impatto ambientale, ma con mezzi a tutti gli effetti ad impatto ambientale zero. Sarebbe stato più semplice puntare sull’acquisto di mezzi a metano o ibridi per i quali le procedure di acquisto sono sicuramente più semplici e collaudate. In realtà si è intrapresa una strada più lunga, che però pone Terni al centro di quella che sarà a breve la rivoluzione green mondiale nel passaggio dall’utilizzo di combustibili di derivati del carbone a combustibili provenienti da fonti rinnovabili o comunque a disposizione sui territori come il nostro perché utilizzati nei cicli produttivi delle aziende ternane che comunque, non bisogna mai dimenticarlo, contribuiscono in maniera sostanziale a determinare il PIL regionale”.

“Il progetto dei bus ad idrogeno si inserisce poi all’interno di una politica ambientale incentrata sull’incentivazione all’uso della mobilità ciclabile. Sono ormai molti i chilometri di piste ciclabili realizzati e in progetto, sulle quali questa amministrazione punta decisa per far nascere percorsi cittadini e una nuova mentalità, attraverso interventi già programmati nel PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) adottato lo scorso anno e che sarà a breve integrato”.

“Allo stesso tempo stiamo puntando sulla mobilità elettrica privata: oltre ad essere stati erogati incentivi per la sostituzione di auto inquinanti con auto elettriche attraverso l’uso delle risorse dell’accordo di programma Regione-Ministero, è stata effettuata anche una pianificazione progettuale seria sulla realizzazione delle infrastrutture di supporto. Terni, infatti, entro la fine dell’anno sarà uno dei comuni del territorio nazionale con il numero maggiore di colonnine per ricarica di auto elettriche private. Un record che non  solo ci fa piacere, ma che abbiamo il dovere di raggiungere e superare se vogliamo ragionare in modo serio sul futuro di questa città”.

“In tema di mitigazione delle cattive condizioni ambientali nell’area ternana, voglio ricordare che ad oggi sono stati messe a dimora ben 1032 nuove alberature e che questo numero, tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, aumenterà visti i diversi progetti di forestazione urbana che abbiamo in cantiere. Anche in questo caso la programmazione è stata fatta non in maniera casuale, ma seguendo indicazioni ben precise sulla tipologia degli alberi posti a dimora e sulla loro localizzazione su varie aree delle periferie e del centro”.

“Devo poi sottolineare che questa è un’amministrazione che, per la tutela dell’ambiente, ha impostato un lavoro serio e costruttivo con le aziende del territorio. Ne è testimonianza il fatto che vigiliamo costantemente sulla realizzazione da parte di Ast del progetto sul recupero delle scorie, da noi ritenuto di sostanziale importanza per la riduzione dell’impatto ambientale che l’azienda ha sul territorio; basta passare su via Breda per capire che il progetto si sta materializzando con la costruzione della struttura che ospiterà il nuovo impianto di metal recovery. L’azienda, anche su sollecitazione del Comune sta lavorando, su altri e nuovi  progetti di alta rilevanza ambientale che interesseranno aree diverse dello stabilimento, ma a servizio della produzione”.

“Le idee e la strategia sono dunque chiarissime – conclude l’assessore Benedetta Salvati – così come la volontà di concretizzarle; solo chi ha la tendenza alla mistificazione non riesce a vederle trincerandosi ogni anno dietro alle chiacchiere sulla inutilità di singoli provvedimenti che non ritengo comunque privi di rilevanza, se inquadrati all’interno di una programmazione ambientale come quella che vi ho appena descritto”.

Foto: TerniLife ©

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