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Poggio di Otricoli: storia, eventi, bellezze. Tutto con ‘Paese che vai’

Continua la rubrica settimanale di TerniLife. Si chiama “Paese che vai”. È a cura di Ilaria Alleva e punta a far conoscere, ai ternani e non, i nostri comuni. Bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. TerniLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected].

(di Ilaria Alleva) Oggi tocca non a un paese in sé, ma a una frazione. È la ridente Poggio di Otricoli.

DOVE SI TROVA – Sul fianco del monte San Pancrazio, a 314 m s.l.m. si trova la frazione di Poggio di Otricoli, parte del comune di Otricoli. Ospita circa 448 residenti.

QUANDO NASCE – Nominato per la prima volta in un documento del 1237, Castrum Podii Medii o Poggium Moggii, entrò a far parte dei possedimenti dei narnesi Tebalduccio Dorgani e Piergentile. La sottomissione poggiana fu rinnovata ancora nel 1277 e nel 1371, e continuò fin nel XVI secolo. I poggiani dovevano pagare al Comune di Narni delle tasse in occasione di San Giovenale e versare anche un tributo umano spedendo i propri uomini tra le file dell’esercito narnese in occasioni militari. Poggio di Otricoli ebbe anche diverse contese per i confini con il comune di Calvi dell’Umbria fino al 1764, quando un atto di transazione ufficiale vi pose fine. L’annessione ad Otricoli risale al 1815. Nel 1943 fece da sfondo a un’importante battaglia della seconda guerra mondiale.

COSA VEDERE – Il Castello, dotato di un dongione (ovvero una torre posta nel punto più alto) da cui si può ammirare la vallata fino al Monte Soratte, ospita al suo interno la Chiesa di San Nicola al cui interno sono conservati dipinti del XVII secolo. La Rocca conserva intatta la sua struttura medievale. Importante dal punto di vista non solo difensivo, ma anche religioso, il Castello, nucleo dell’attività cittadina, con le sue mura ancora oggi visibili delimitava il territorio prima del pomerio, ovvero un terreno su cui era vietato sia edificare che coltivare. Le torri sud, est ed ovest sono state recentemente ristrutturate. Scendendo sulla Via della Rocca si può accedere al loggione degli innamorati, da cui si apre la magnifica vista sul Monte Soratte. Poco distante dalla frazione, c’è il Castello Alvelino, del X-XV sec. circa: proprietà di Albinium, era una zona fondata nel medioevo e poi abbandonata nel ‘500, in seguito ad un’epidemia. Se ne parla in un documento risalente al tempo di Gregorio VII, cioè alla fine del IX sec, in merito alla sua posizione strategica al confine con la Sabina. Ancora il Castello di Poggio non esisteva, dunque si diceva che gli abitanti del Castello di Alvelino avrebbero goduto di trattamenti speciali nei pagamenti delle tasse e la proprietà del castello veniva definita inalienabile. Probabilmente era legato al nobile vir Albinus de Civitate Utriculana.

GLI APPUNTAMENTI PRINCIPALI – L’appuntamento principale, che attira ogni anno centinaia di turisti, è quello delle Giornate Medievali: il terzo fine settimana di luglio, per tre giorni e tre notti, il Poggio si ammanta dell’aura medievale e torna indietro nel tempo. Quest’anno, tuttavia, la XV edizione non si terrà a causa dell’emergenza Covid19. Stefano Verginelli, membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Castrum Podii Medii, riporta le decisioni del Consiglio Direttivo e le dichiarazioni in merito: “L’attuale emergenza sanitaria e le conseguenti misure restrittive, stanno seriamente condizionando i programmi per la XV edizione delle Giornate Medioevali a Poggio di Otricoli (TR), che si tengono come tradizione nel terzo fine settimana di luglio (17, 18 e 19 luglio 2020). Saremmo pronti a ricominciare non appena sarà possibile, è quello che vorremmo dire ma purtroppo dobbiamo essere realisti e constatare una situazione che ci impone la decisione obbligata di annullare l’edizione 2020 delle Giornate Medioevali. L’auspicio” dicono gli organizzatori “è quello di tornare a riunirci e magari provare a lavorare per valorizzare la bellezza di Poggio. In questo momento siamo costretti a sospendere i programmi, gli impegni e soprattutto le novità condivise e su cui avevamo impostato questo 2020. Una cosa è certa, saremo pronti a ripartire con la stessa passione ed impegno, nel momento in cui si tornerà alla normalità e le condizioni di sicurezza lo permetteranno. In questo momento la priorità assoluta è la salute”. Stefano Verginelli continua: “Le Giornate Medioevali offrono al visitatore e allo spettatore uno spettacolo unico per forza rievocativa, coinvolgimento e passione. Sono il risultato di una lunga programmazione ed un’occasione, unica e irripetibile, per riscoprire la storia del borgo. Sapere che la festa è tra gli appuntamenti più attesi dell’estate è motivo di soddisfazione e di orgoglio. Si stava studiando anche per l’edizione 2020 un programma ricco, soprattutto nel rispetto e per tenere fede al riconoscimento, da parte della Regione, delle Giornate Medievali come manifestazione storica dell’Umbria. L’ultima edizione è stata un successo straordinario con un’affluenza di pubblico andata anche oltre le più rosee aspettative, segno che la festa e le sue attrazioni piacciono e questo è il più importante riconoscimento per tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita della manifestazione. Le Giornate Medievali sono un appuntamento per le famiglie, una sorta di parco divertimenti vivente che unisce storia e spettacolo, per una delle manifestazioni storiche più apprezzate. Nei giorni di festa nel Castello di Poggio di Otricoli in un ambiente suggestivo, si torna indietro nel tempo per offrire e far rivivere le atmosfere e le tradizioni medioevali. I visitatori possono passeggiare nelle vie del borgo animato dai musici, dagli incontri con gli antichi giochi, i duelli in costume, gli sbandieratori, i falconieri, gli artigiani, il mercato. Fino a notte inoltrata le Giornate Medioevali propongono lungo le vie, nelle piazze, nelle terrazze, nelle case e nelle cantine, gli antichi usi e i costumi del borgo, le esibizioni, gli spettacoli, il mercato e gli artigiani al lavoro. Nei punti più suggestivi del borgo vengono offerti gli antipasti, le zuppe, gli arrosti, le grigliate, i dolci tradizionali e la possibilità di apprezzare gli ambienti tipici delle hostarie, la birreria dei Frati ed i forni con la focaccia tipica del luogo. È un giudizio unanime che la manifestazione ormai da anni rappresenta uno scenario originale e per alcuni aspetti unico, nella riscoperta della vita nel Medioevo”.

Foto: La Stampa ©

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