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Alla scoperta di Guardea col sindaco Lattanzi e con ‘Paese che vai’

Continua la rubrica settimanale di TerniLife. Si chiama “Paese che vai”. È a cura di Ilaria Alleva e punta a far conoscere, ai ternani e non, i nostri comuni. Bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. TerniLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected].

(di Ilaria Alleva)Scopriamo Guardea, un’altra bellezza del Ternano.

DOVE SI TROVA – Guardea si trova tra il territorio orvietano e quello amerino, nel sud-ovest dell’Umbria. Il sindaco Giampiero Lattanzi ne dà la seguente descrizione: “Guardea ha circa 2000 abitanti si trova in una posizione strategica a pochissimi chilometri dal Lazio, a metà tra Orvieto e Terni. È un fondo baricentrico per il turismo del sud-ovest dell’Umbria proprio per la sua posizione geografica. Come molti comuni limitrofi, ha la caratteristica di essere rimasta inalterata dal punto di vista ambientale, dal momento che non ci sono stati insediamenti inquinanti di tipo industriale. Gode dell’80% del territorio del Lago di Alviano e di parte dell’Oasi, cui unisce un bel patrimonio di attrazioni monumentali come il Castello di Poggio o l’Eremo di Santa Illuminata: siti di estremo interesse per chi vuole scegliere un turismo differente da quello marittimo. A questo uniamo un periodo estivo che normalmente vede una serie di eventi, dal festival del Teatro Ragazzi alle varie Sagre, tra cui la più importante è quella degli gnocchi, ma anche quella del cinghiale riesce a riunire ogni sera un migliaio di persone. Guardea è inoltre un punto di riferimento commerciale anche per i comuni vicini”.

QUANDO NASCE – Ci sarebbero testimonianze di insediamenti umani protostorici e alcuni ritrovamenti testimoniano che il sito venne abitato anche nel periodo romano. Il nome “Guardea” sarebbe dovuto alla morfologia del territorio che costituiva un ambito punto strategico: infatti il toponimo deriverebbe da “guarda”, o da “ward” tedesco, che fa riferimento appunto a un posto di vedetta. Non si hanno notizie certe di quando iniziò la costruzione del borgo oggi chiamato Guardea Vecchia, ma probabilmente tra l’XI e il XII secolo, a opera di un discendente di un conte dei Baschi della Guascogna. Il primo documento che attesta l’esistenza di un borgo chiamato “Guardea”, è del 1154: un atto di vendita della metà dei castelli posseduti da Reynaldo Guardeia a Papa Adriano IV. Nel 1232 i signori di Alviano erano già padroni del feudo e nella guerra civile si schierarono dalla parte ghibellina tuderte, ma tra il 1367 e il 1368, Todi divenne patrimonio di San Pietro con tutti i suoi territori annessi. Todi perse, tra gli altri, anche il feudo di Guardea che tornò agli Alviano fino al 1581, quando Caterina Cervara lo portò in dote a Ludovico di Marsciano. I Marsciano controllarono il castello fino al ‘900, quando il Comune finalmente riuscì a impadronirsene. Già nel 1600, però, la popolazione aveva iniziato a trasferirsi a valle, e nel 1684 i conti di Marsciano avevano dato il consenso a costruire abitazioni fuori dal castello. Così si è venuto a creare quello che oggi è il borgo abitato.

COSA VEDERE – Il borgo fortificato di Guardea Vecchia, risalente al IX sec. d.C. oggi è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi e panoramici della regione. Dall’alto del colle, a 572 m s.l.m., si ha una magnifica vista sulla Teverina ed è un luogo più che adatto per tutti gli escursionisti appassionati di natura o di storia. Sebbene oggi sia un luogo abbandonato, i ruderi che rimangono fanno intuire come dovesse essere la vecchia struttura del castello. Altro luogo di interesse storico è sicuramente il Castello del Poggio, ricordato fin dal 1200: fondato su una preesistente torre bizantina del VII sec. ed edificato dai Normanni, è uno dei castelli più antichi d’Italia. Fra i padroni si annoverarono anche le famiglie degli Uffreduzzi, dei Monaldeschi e dei Doria-Pamphilij. Pur essendo proprietà privata, oggi si può visitare contattando il Comune di Guardea. Per chi è interessato ai luoghi di culto, tra le varie chiese spicca quella dei Santi Pietro e Cesareo, patroni del comune, edificata in Piazza Panfili nei primi decenni del 1700. All’interno si conserva un reliquiario di San Cesareo che conterrebbe un frammento osseo del martire. La Chiesa contiene inoltre le spoglie del Beato Pascuccio. Poco lontano dal centro abitato c’è l’Eremo di Santa Illuminata, chiamato anche “grotta di San Francesco”: edificato nel 1037, il convento ospitò a lungo il Santo nella grotta adiacente dove si dice che egli abbia compiuto numerosi miracoli. Fu dimora per molti Beati fino al 1869, quando venne dichiarato pericolante e ne fu interdetto l’utilizzo. Oggi è comunque un luogo importante per il turismo religioso, un posto circondato da una vegetazione lussureggiante e da una pace incredibile. Notevoli anche la Chiesa di Santa Lucia, di Sant’Egidio e della Madonna delle Grazie. Per chi è interessato alla natura ci sono l’Oasi Naturalistica di Alviano del WWF, che si estende in gran parte anche nel territorio di Guardea e comprende anche il Lago di Alviano, e il Parco Aiola, un luogo immerso nel verde. Un monumento recentissimo è invece l’Arco della Coscienza Planetaria, costruito con materiali provenienti da tutto il mondo nel 2001 in onore della pace mondiale auspicata per il Terzo Millennio. L’Arco si trova in Via del Gioco, adiacente alle scuole, circondato da sculture di artisti contemporanei.

GLI APPUNTAMENTI PRINCIPALI – La Proloco organizza vari eventi durante l’anno, ma è ad agosto che si concentrano gli appuntamenti più importanti per Guardea: all’inizio del mese c’è solitamente il weekend del Festival Teatro Ragazzi, tre serate di spettacoli sia in teatro che in strada. L’evento più famoso è la Sagra degli Gnocchi, che ha raggiunto grande notorietà e ogni anno, per tre giorni a intorno a Ferragosto, attira molti turisti. La Sagra del Cinghiale chiude il mese.

Foto: TerniLife ©

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