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Tari, cartelle pazze: ora il Comune mette le toppe

Il Comune di Terni, tramite l’assessorato ai servizi finanziari, informa che, a fronte dei numerosi solleciti di pagamento sugli avvisi Tari relativi al 2014, si è attivato facendo fare un controllo incrociato delle banche dati anagrafiche in possesso dalla società Kibernetes, verificando le incongruenze riscontrate dagli stessi cittadini che avevano ricevuto gli avvisi. Si è proceduto dunque ad annullare circa 2000 avvisi ritenuti evidentemente errati per questioni che riguardano essenzialmente l’inesatta residenza del soggetto destinatario dell’avviso nel 2014.  Pertanto si chiede di verificare comunque il dettaglio del proprio avviso e, al fine di semplificare le procedure, si consiglia ai cittadini che intendano chiedere informazioni o comunicare inesattezze, di inviare una mail al seguente indirizzo: [email protected].
E’ possibile allegare all’email i documenti a supporto della propria richiesta, oltre ad un proprio recapito telefonico. Ciò consentirà agli operatori della società Kibernetes di rispondere entro breve tempo.
La società Kibernetes ha attivato un numero verde accessibile da rete fissa 800 085 899 e un numero di cellulare 342 9986880 (accessibile anche da mobile) che potranno essere contattati dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17.00, nei giorni dal lunedì al venerdì esclusi festivi.
L’Urp-Sportello del cittadino del comune di Terni, in via Roma 36 (telefono 0744.432201) e l’Ufficio Tributi del Comune a Palazzo Pierfelici ( piazza Ridolfi, 39 / dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nella giornata di martedì anche dalle 15 alle 17 ), restano a disposizione dei cittadini, per informazioni generali e per orientamento.
Da lunedì mattina saranno inviate per lettera le comunicazioni di annullamento delle cartelle Tari 2014 errate. Lo comunica l’assessorato al bilancio e alle politiche finanziarie. “Al fine di evitare file e perdite di tempo si invitano pertanto i cittadini ad attendere l’arrivo della rettifica entro la prossima settimana e solo dopo a rivolgersi agli sportelli della società incaricata”.
“Oltre 2000 cittadini – si legge in una nota della minoranza – ingiustamente hanno dovuto togliere tempo alla loro famiglia, al proprio lavoro, alla propria impresa, perché chiamati impropriamente a pagare dei bollettini della Tari relativi al 2014 che in realtà non erano dovuti. Numeri costretti a crescere.
In queste ore, tra file interminabili, numeri di telefono che non rispondono ed indirizzi e-mail che non hanno alcuna certezza legale, indicazioni sommarie date negli sportelli predisposti, migliaia di persone sono costrette a dover fare i conti, con il pressapochismo disarmante di chi ritiene che i ternani possano essere tenuti in ostaggio di dubbie richieste, senza ricevere le giuste garanzie che il termine perentorio dei 60 giorni indicato nell’ingiunzione di pagamento sia di fatto superato dalla procedura attivata.
A tutela dei nostri cittadini chiediamo quanto prima che venga attivato un indirizzo Pec che consenta ai chiamati in causa, di produrre deduzioni lasciando traccia nei modi previsti dalla legge delle proprie ragioni.
Per lo stesso motivo va indicato in modo trasparente anche un indirizzo fisico dove poter inviare eventuali raccomandate con ricevute di ritorno.
Ricordiamo che le richieste di pagamento qualora fossero improprie possono dare vita a procedimenti legali e non tutti i cittadini sono disposti a risolvere bonariamente tali questioni quando a fronte di un errore marchiano e palese vengano costretti anche a perdere tempo”.
Foto: TerniLife ©
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