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Terni, i sindacati presentano le loro proposte per il rilancio del territorio e dell’Umbria


Un progetto per i giovani, le donne, i lavoratori e i pensionati, che parta da Terni per svilupparsi su tutta la regione, tenendo in considerazione le peculiarità e le specificità del territorio. Questa mattina, martedì 22 ottobre, a Terni, presso l’Hotel Garden, si sono riuniti i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil provinciali che, cogliendo l’occasione della tornata elettorale ormai prossima, hanno rilanciato le proposte contenute nella piattaforma “Per un nuovo modello di sviluppo nella provincia ternana”, un documento di 22 pagine che delinea le potenzialità e le urgenze per il rilancio del territorio.

All’iniziativa sindacale erano stati invitati tutti i candidati e le candidate alla presidenza della regione, invito al quale hanno risposto Vincenzo Bianconi, Rossano Rubicondi, Emiliano Camuzzi e Giuseppe Cirillo. Presenti anche vari rappresentanti del sistema economico e produttivo ternano, oltre al presidente di Anci e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti e all’assessore al Welfare del Comune di Terni, Cristiano Ceccotti.

Quattro le direttrici principali individuate dal sindacato ternano per delineare un nuovo modello di sviluppo per la provincia: salute ambiente e sicurezza; infrastrutture; appalti; welfare e formazione. Sullo sfondo, ovviamente, la questione occupazionale, centrale per poter superare la crisi economica in essere e le preoccupanti conseguenze in termini di fuga di giovani, invecchiamento della popolazione e spopolamento, specie nelle aree interne. A fronte di questo, a preoccupare Cgil, Cisl e Uil è anche il sempre più diffuso fenomeno dei cosiddetti Neet: ossia di quei giovani che, scoraggiati dalle condizioni avverse del mercato del lavoro, non sono impegnati né in un processo formativo né nella ricerca di un lavoro.

Strumento fondamentale per i sindacati per ogni ipotesi di rilancio del territorio è quello dell’area di crisi complessa, “un’opportunità da cogliere per il rilancio dell’economia, soprattutto per Terni, proprio in virtù del fatto che si tratta di una città ad alta vocazione industriale”, hanno sottolineato nei vari interventi i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, insistendo particolarmente sulla necessità di una politica che sia attenta agli aspetti ambientali e sostenibile. “É inaccettabile – hanno sottolineato ancora nell’iniziativa Cgil, Cisl e Uil Terni – il problema dell’evasione ed elusione fiscale, anche a livello locale, così come è intollerabile il fenomeno sempre più diffuso del dumping contrattuale, che ha come diretta conseguenza quella di favorire una concorrenza sleale. Solo creando benessere e occupazione – hanno concluso i sindacalisti – sarà possibile superare anni di crisi e contrastare le nuove povertà attraverso un welfare inclusivo da realizzare in sinergia con tutti gli attori protagonisti e quindi anche con le istituzioni”.

Foto: TerniLife ©

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