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“Lupi in pieno giorno nelle campagne di Amelia: salviamo gli allevamenti”

“Che siano lupi, cani inselvatichiti o cinghiali, la sorte per allevatori e agricoltori non cambia: con il proliferare degli attacchi agli animali e con le continue devastazioni alle colture sul territorio, si rischia la chiusura di attività imprenditoriali importanti, non solo per l’economia, ma anche per scongiurare l’abbandono di zone spesso marginali”.

È il forte richiamo della Coldiretti Terni dopo che nella giornata di ieri l’allevamento di pecore dell’azienda agraria Di Domenico Ruggero, ha subito un attacco in pieno giorno nelle campagne di Amelia da parte di due lupi, con uno immortalato attorno agli animali atterriti. Purtroppo – informa Coldiretti – non si tratta del primo episodio visto che solo nel 2019 il bilancio dei danni complessivo per l’azienda ammonta, dopo  le 7 pecore uccise ieri, a 37 ovini perduti più 3 vitellini.

Occorre salvare – afferma Coldiretti – le migliaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi lungo tutta la Penisola dove la presenza dei lupi si è moltiplicata negli ultimi anni con stragi negli allevamenti, con episodi di questo tipo sempre più frequenti anche in gran parte della provincia di Terni.

Nonostante – prosegue Coldiretti – il recente Piano Lupo presentato dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa rappresenti un passo in avanti per cercare di ripristinare una situazione di equilibrio, serve la stessa responsabilità nella difesa degli allevamenti e dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Non si possono lasciar morire gli animali e costringere alla fuga famiglie che da generazioni popolano le montagne, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero di storiche razze.

È necessario aumentare gli sforzi per monitorare il “fenomeno” lupi anche in Umbria. Le loro incursioni infatti, stanno scoraggiando a livello locale l’attività di allevamento – conclude Coldiretti – e per questo occorre anche un impegno concreto per tutelare un bene comune con un sempre più adeguato sostegno pubblico a idonei sistemi di difesa e un rapido ed equo rimborso dei danni, senza se e senza ma.

Foto: TerniLife ©

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