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“Signora ci apra, le proponiamo di risparmiare sulla bolletta”: occhio ai truffatori in giro per Terni

(t.l.) Sono un uomo e una donna sulla quarantina. Suonano al citofono dei palazzi e chiedono che venga aperto loro il portone perché sono di “Enel Energia“. Hanno un fare sicuro, quasi come se fosse loro dovuto il fatto di poter entrare liberamente nelle case della gente per essere interrogati sulle spese di luce e gas. I due, incaricati dall’Enel così si presentano, chiedono alle persone che sono in casa di far vedere loro le bollette, di fornire tutti i dati sensibili (nome, cognome e codice di riferimento dell’utenza) e di cambiare contratto perché la bolletta così come è non va bene, secondo alcune normative che nel tempo sarebbero cambiate.

Insomma, il copione è sempre lo stesso. In pratica, si tratterebbe di una cosa poco trasparente in quanto le persone vengono portate a cambiare contratto o fornitore senza che se ne rendano conto. E per questo motivo a Terni sono state tante le segnalazioni di cittadini infastiditi da questa pratica poco ortodossa e che sono pervenute al numero verde dell’azienda Enel che in queste ore stanno svolgendo delle verifiche.

“Da anni – spiega una nota dell’Enel – alcuni truffatori tentano di raggirare i cittadini spacciandosi per agenti di Enel. Nel caso in cui qualcuno suoni alla nostra porta presentandosi a nome di Enel, è fondamentale pretendere sempre l’esibizione del tesserino di riconoscimento che hanno tutti gli addetti commerciali di Enel Energia, la società del gruppo che opera nel mercato libero dell’elettricità e del gas, e tutti i tecnici di e-distribuzione, la società di Enel che gestisce la rete elettrica. Enel ricorda che nessuna forma di riscossione o restituzione di denaro viene effettuata a domicilio: in caso di richiesta di soldi bisogna rifiutare e contattare le autorità”.

Foto: TerniLife ©

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