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Lilly e le sue 200 maratone | LA STORIA

Una corsa piena di soddisfazioni fino a tagliare l’invidiabile traguardo di duecento maratone.

Nell’ambito podistico e non solo la conoscono tutti come “Lilli”, al secolo Carolina Agabiti, ha iniziato a correre la “42 chilometri” sulla sabbia a San Benedetto del Tronto, ma lo scenario dell’incontro con la corsa “regina dell’atletica” è stato fin qui assai vario e stimolante dalla maratona in costa azzurra a Nizza, unica oltre confine,  alle numerose tappe intorno ai laghi ad iniziare dal bacino di Suviana a Bologna “me la ricordo – dice la protagonista – ti assicuro per niente facile con una incredibile pendenza al 22%”, però ci tiene a sottolineare che le maratone più belle sono state quelle sulle strade di casa “abbracciando” il percorso della Valnerina e della Cascata delle Marmore come dire quella di “San Valentino”, nonostante tutto, è sempre nel cuore.

L’atleta ternana ha iniziato a correre la mezza maratona nel 2006 inizialmente portacolori della Runners San Gemini, poi il passaggio all’Amatori Podistica nel 2009: “E’ la mia seconda famiglia dove ho trovato un ambiente ideale, che va ben al di là dell’allenamento e di un cronometro”.

La corsa ha molte sfaccettature dove ci sono diversi “traguardi” da raggiungere non solo quelli che portano, ad esempio, ad una medaglia d’oro alle Olimpiadi, tanto che Carolina è orgogliosa di essere una “peacemaker”, un ruolo che le “calza di più a pennello” in questo periodo di attività.

“Sono in effetti una guida per gli Esordienti, tanto che recentemente ho scandito il tempo della corsa di una ragazza di trentacinque anni ed un ragazzo di trentotto portandoli fino al traguardo e così ho fatto per un signore di sessantanove cronometrando l’ultimo mezzo chilometro e ciò non ha fatto altro che arricchire la mia esperienza in quella che si può definire passione, sacrificio e tanto divertimento, ma all’Amatori Podistica c’è sempre pronto qualcuno ad incoraggiarti in quella che è una sfida con te stessa dove gli obiettivi di susseguono uno dopo l’altro”.

Il resto è tutto cuore, polmoni e gambe, come penso sia facile immaginare, visto al di fuori della corsa, al suo interno, però, “comanda la testa – spiega la maratoneta – e quel supporto cronometrico che ci permette di concludere la nostra fatica in quanto tempo vogliamo come abbiamo già detto a monte di un allenamento bilanciato che prevede l’alternanza con l’uso della bicicletta ed il nuoto.

A Carolina, evidentemente, i chilometri non spaventano, anzi ci ha detto di preferire la salita e quelle lunghezze che sembrano vere e proprie “montagne da scalare” come il celebre “Il Passatore” due volte e mezza una normale maratona che lei ha saputo affrontare senza battere ciglio.

“L’anno scorso abbiamo fatto la “San Valentino – Cascia” per la salvezza della Ternana e quest’anno vorremmo provare la 100 chilometri fino a San Pietro a Roma se riuscissimo in una nuova impresa calcistica con la partecipazione anche dei tifosi”.

L’Agabiti fa parte di un Club Supermarathon nazionale “Popolo delle lunghe”, che abbraccia diverse squadre d’Italia, quest’anno è risultata al quinto posto tra le donne per numero di maratone effettuate con ben 31 “gettoni” pronta ormai ad “investire” sui prossimi appuntamenti:

A Giugno saranno in programma quattro maratone in quattro giorni, ad agosto dieci maratone in dieci giorni tutto al lago d’Orta, a fine agosto dodici maratone in dodici giorni tra Terni e Rieti.

Le gambe quindi saranno sempre in movimento e la testa sotto pressione alla ricerca di nuovi traguardi e soddisfazioni personali come il tempo di 4:07 stabilito alla Maratona di Lucca nel 2015.

“La mia non è una corsa contro il tempo, ne tanto meno contro un piazzamento di prestigio – conclude Carolina Agabiti – sarebbe anche impossibile andando ad affrontare la strada come faccio io con questa frequenza e con il carico di tanti chilometri sulle spalle. E magari fare correre sei ore e mezza la maratona ad un principiante per me equivale ad una vittoria come quella di avere un amico di esperienza come Giuliano Gennari a “mettere benzina al motore” con preziosi consigli.

Foto: AMATORI PODISTICA TERNI ©

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