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Raccolta firme contro lo stop a camini e stufe

(R. F.) Contro l’ordinanza del sindaco sullo stop ai camini e alle stufe si è mobilitata la cittadinanza ternana. “L’inquinamento di Terni – scrive Alberto Neri, che ha lanciato la petizione sulla piattaforma Change.org – non deriva dai camini o dalle stufe. Con il costo del gas, pure aumentato, rimangono l’unica forma di risparmio sul riscaldamento”.

“Firmo sia in qualità di cittadina – scrive una firmataria della petizione –
che si sente a dir poco presa in giro da una disposizione volta a individuare nel riscaldamento a legna e simili la causa principale dell’inquinamento in una città industriale piena di inceneritori è talmente tendenziosa da diventare patetica sia in qualità di professionista del settore che si sente danneggiata da una comunicazione generica che si limita ad accennare tra le righe le differenze sostanziali tra apparecchi di vecchia concezione, certamente più impattanti dal punto di vista ambientale, e prodotti di qualità studiati proprio in funzione della riduzione dell’inquinamento.

Corretto sarebbe da parte di un’amministrazione seria, piuttosto che questi ridicoli divieti, informare ed agire in funzione dell’ efficientamento dell’attuale parco macchine dei combustibili solidi, in termini di corretto uso, adeguata manutenzione e, laddove fosse necessario, sostituzione – e in tal senso esistono norme a carattere nazionale cfr. Conto Termico;
ben diverso è demonizzare in modo generico e pressapochista usi e prassi, che oltre ad essere profondamente radicati nel patrimonio culturale della nostra regione,rappresentano una sostanziale risorsa in termini di risparmio economico, e tutto questo al solo scopo di trovare capri espiatori e continuare a non affrontare seriamente i problemi reali dell’inquinamento di questa città”.

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