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Evasione fiscale e truffe UE, Liguori: “Recuperati oltre 12 milioni” | LE FOTO

Un quadro puntuale e chiaro quello tracciato questa mattina dal procuratore capo Alberto Liguori sulle operazioni messe in campo dalla Procura a difesa del territorio e dei  cittadini.

Anche quest’anno, come all’esordio del mandato ternano, l’azione investigativa si è concentrata sui delitti di maggiore allarme sociale, spaziando dai delitti contro il patrimonio di intere categorie produttive a quelli contro le cosiddette fasce deboli.

Particolare è stato l’interesse investigativo per recuperare mancati introiti alle casse dello Stato con individuazione di falsi ciechi che hanno sottratto all’Inps oltre 130 mila euro e, soprattutto, si è inciso sugli evasori fiscali e truffatori dell’Unione Europea assicurando allo Stato il sequestro per equivalente di beni del valore di 12 milioni e mezzo di euro, tra fabbricati, ville, conto correnti bancari, veicoli commerciali ed industriali.

Sul punto il Procuratore sottolinea che l’azione della Procura della Repubblica di Terni ha utilizzato lo strumento del sequestro preventivo garantendo comunque la continuità aziendale consentendo ai lavoratori di continuare a percepire i salari e, soprattutto, tramite supervisione della polizia giudiziaria operante, obbligando i datori di lavoro a versare con regolarità i contributi dovuti ai lavoratori all’Inps ed all’Inail.

Preoccupano i reati di natura fallimentari in leggera crescita a testimonianza che la crisi che interessa il settore imprenditoriale e commerciale, spesso registra la presenza di addetti ai lavori impegnati in operazioni di premeditata confusione contabile e di successiva distrazione dei beni dalla massa passiva in danno dei creditori e dei dipendenti dell’azienda ai quali non viene versato un euro alle casse di previdenza, con sottrazione di ingenti somme dovute al Fisco che invece vengono utilizzate per fare impresa.

Si registra la medesima percentuale di reati di natura ambientale dell’anno precedente che, tuttavia, per qualità non si lasciano apprezzare se non per l’episodico sforamento di qualche limite di nauta contravvenzionale.

Preoccupano i dati relativi ai delitti legati alla droga che hanno fatto registrare un aumento del 25%, sintomatico dell’incremento dell’attività di spaccio nel comprensorio. E, comunque, a fronte di detto aumento, grazie all’attività investigativa delle Forze dell’Ordine, si è proceduto al sequestro di ingenti quantità di sostanza stupefacente con un aumento notevole rispetto all’anno 2016, sintomatico della crescente professionalità della polizia giudiziaria unitamente alla costante attività di coordinamento dei magistrati requirenti di Terni.

Nel 2016 complessivamente si è proceduto al sequestro di oltre 17 Kg di stupefacente, mentre nel decorso anno la quota di sostanza sottoposta a sequestro è balzata ad oltre 44 Kg. ( totale tra cocaina ed eroina oltre 4,5 kg; totale hashish e marijuana quasi 40 Kg ).

Le inchieste di maggiore rilievo:
L’anno in corso si è aperto con gli arresti del gennaio 2017 di tre rumeni per svariati furti di Tir e mezzi meccanici ( 9 ) 2017 all’interno di cantieri, fenomeno questo che aveva messo in ginocchio numerose ditte edili con proteste degli organi di categoria.

Nel mese di maggio 2017 si è proceduto all’esecuzione di una misura cautelare in carcere in danno di un falso cieco, filmato durante una partita di calcio a fare il guardalinee, per truffa continuata in danno dell’Inps.

Nel mese di luglio sono tornati a fare notizia i fatti di sangue: l’assassinio di un muratore albanese a colpi di pistola risolto brillantemente in meno di 12 ore, seguito, nel successivo mese di settembre, dai quattro arresti per una rissa finita nel sangue e che ha visto fronteggiarsi due opposte fazioni di extracomunitari.

Nel decorso mese di ottobre è finito in manette il cosiddetto maniaco dell’autobus, responsabile di atti osceni continuati anche alla presenza di minori.

Nel mese di novembre si è proceduto all’arresto di un ladro seriale dei parcheggi, specie di palestre e strutture sportive.

Ed, infine, a fine novembre 2017, nella centralissima Porta Sant’Angelo è stato accoltellato un cittadino rumeno da un cittadino ternano per ragioni di parcheggio, poi raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Per concludere si è assistito all’arresto di tre operai, esterni all’AST di Terni, per il furto oltre 30 Kg di rame.

Ma è nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione che l’impegno della Procura di Terni ha segnato risultati altrettanto importanti con le due operazioni Spada: la prima del maggio, la seconda del corrente mese.

La prima operazione Spada, ha consentito di fare luce sul delicato settore degli appalti di servizi pubblici che hanno interessato 1) la manutenzione ordinaria del verde pubblico sia in città “ 2) sia all’interno dei cimiteri urbani, 3) la gestione dei servizi cimiteriali, nonché 4) la gestione dei servizi turistici presso l’area della Cascata delle Marmore, predisposti e gestiti dall’attuale Giunta Municipale di Terni.

A cavallo tra il 2011 ed il 2016 sono stati aggiudicati irregolarmente una serie di appalti alle medesime cooperative sociali con l’escamotage dell’importo frazionato in maniera da evitare l’asta pubblica ed assegnare i lavori con la procedura negoziata ( consentita solo per lavori di modesto importo ) alle cooperative di tipo B preventivamente individuate nel bando con previsioni che solo le dette cooperative avevano.

Il meccanismo fraudolento descritto ha trovato completamento nel senso che l’amministrazione comunale ha favorito sempre le medesime cooperative facendo ricorso, alternativamente ed ingiustificatamente, dapprima alla proroga degli appalti di servizio scaduti, cosi come poi alle procedura in economia e/o dell’affidamento diretto, anziché bandire una gara nuova, motivazioni apparenti e pretestuose, sempre attraverso il frazionamento dei lavori in piccole commesse tali da eludere la norma primaria, così continuando a garantire, a volte, anche per oltre 5 anni consecutivi la gestione del contratto al medesimo raggruppamento di cooperative sociali.

L’inchiesta ha portato agli arresti domiciliari del Sindaco e dell’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Tern, mentre a due componenti di cooperative sociali di tipo B, il divieto temporaneo di esercizio dall’attività di impresa cooperativa.

Successivamente il tribunale dei Riesame di Perugia, su parere favorevole del pubblico ministero presente all’udienza, ha revocato la misura domestica per il Sindaco, mentre per l’Assessore l’ha confermata. Anche tale ultimo indagato la misura più avanti è stata revocata solo alla luce delle dimissioni dallo stesso rassegnate, mentre per i componenti delle cooperative è stato il giudice per le indagini preliminari, a seguito degli interrogatori di garanzia, a revocare le misure interdittive.

La  seconda “operazione Spada” prosegue la prima ed è legata ad una serie di incarichi di collaborazione esterna conferirti da società pubbliche in favore di un commercialista riminese. Le società in questione sono “Farmacie Terni s.r.l.” e “Terni Reti s.r.l. (LEGGI).

Foto: TerniLife ©

 

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