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In piazza per il popolo palestinese, domani il presidio a largo Villa Glori

Domani, venerdì 22 dicembre, dalle 18 alle 20, a Largo Villa Glori, il coordinamento Palestina di Terni ha organizzato un flash mob seguito da un presidio di solidarietà per il popolo palestinese.

“La rabbia dei palestinesi – scrive il Coordinamento Palestina  Terni – è oggi ancora di più la rabbia del resto del mondo. L’annuncio fatto da Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, in violazione sfrontata di tutte le dichiarazioni fatte dall’Onu a partire dal 1948, è la goccia che ha fatto traboccare un vaso di orrori stracolmo.
Dopo il 1948 – anno del riconoscimento di Israele come Stato –  il popolo palestinese è stato sottoposto a pulizia etnica, espropriato delle case, della terra, persino dell’acqua.  E’ stato costretto a rifugiarsi nei campi profughi in Libano, in Siria, in Giordania e nella sua stessa terra. Costretti ad una nuova diaspora molti, troppi palestinesi sono stati costretti ad emigrare nei paesi del Golfo, in America Latina, in  Europa e in  Nord America.
Le città e i territori palestinesi sono circondate da colonie e da muri che impediscono di circolare liberamente, di andare a scuola, al lavoro, addirittura in ospedale, senza prima passare ore di fronte ad estenuanti Check-point dove spesso vengono anche uccisi.
Tutti le città della Palestina e Gaza in particolare sono Lager a cielo aperto dove si sperimentano strategie di sterminio: l’orrore dei bombardamenti a Gaza anche con il fosforo e lo sterminio dei suoi abitanti li abbiamo ancora tutti davanti agli occhi.
L’attuale decisione di Trump ha una forte e pericolosa valenza simbolica e politica anche se non bisogna dimenticare che, a fine mandato, il presidente Obama ha concesso ad Israele un pacchetto di aiuti militari di 38 miliardi di dollari in 10 anni.
I giovani palestinesi hanno cercato sempre di reagire per sopravvivere ed ora stanno esprimendo un nuovo slancio nella rivoluzione permanente contro l’occupazione.
A fronte della ferocia della strategia imperialista e al regime di apartheid, è necessario scendere nelle strade per respingere la indecente provocazione di Trump ed esprimere solidarietà alla lotta del popolo palestinese”.
Foto: web ©

 

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