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Ex Novelli, Greco: “Stop alle trattative”

Alimentitaliani, proprietaria dell’ex Novelli, non è più disponibile a una riapertura della trattativa.

“A seguito del netto rifiuto manifestato dalle organizzazioni sindacali, nel corso dell’ultimo incontro tenutosi presso il Mise lo scorso 5 aprile – scrive in una nota Alimentitaliani – alla stipula di un accordo di cui erano già stati previamente condivisi i contenuti e tenuto conto del fatto che la trattativa andava avanti ormai da oltre tre mesi, per i continui dinieghi opposti dai sindacati, l’azienda comunica di aver posto in essere quanto necessario per raggiungere gli obiettivi occupazionali prefissati e indispensabili al salvataggio aziendale. Quanto disposto è irreversibile e pertanto del tutto incompatibile con un’ulteriore riapertura della trattativa».

Sul mancato accordo durante l’ultimo tavolo al Mise è intervenuta anche la la Vice ministra Teresa Bellanova che si dichiara rammaricata perché “in presenza di una bozza di accordo con il quale erano state recepite le indicazioni di entrambe le parti per regolamentare la questione occupazionale e il costo del lavoro, secondo criteri già adottati in altre aziende, la mancata intesa rischia di accentuare una situazione sociale già molto tesa, con gravi conseguenze anche in termini di prospettive aziendali”.

“Chiediamo a tutte le parti interessate, a partire dalle istituzioni, ai rappresenti dell’azienda e alle altre organizzazioni sindacali di non far precipitare la situazione con accelerazioni irresponsabili che potrebbero portare ulteriori danni ai lavoratori e alle lavoratrici del Gruppo, negli ultimi anni già fortemente provati dai fatti e da una condizione aziendale sempre più vicina al baratro del fallimento”, questo l’appello di Flai Cgil che parla di “avvicinamento su diversi punti”.

“L’azienda – scrive in una nota Flai Cgil – si è resa disponibile a condividere la necessità di mettere in campo un piano sociale per gestire gli esuberi dichiarati, a partire da un incentivo all’esodo e politiche attive volte alla ricollocazione del personale di Cisterna di Latina e Spoleto, nonché l’utilizzo dello strumento della Cigs per area di crisi complessa laddove possibile, ovvero per Terni e Amelia”.

“L’azienda – continua la nota – ha dichiarato di essere disponibile a istituire un tavolo presso la Regione Lombardia per monitorare la delicata situazione legata al sito di Muggio’” Inoltre l’azienda si è resa disponibile a “evitare di tagliare gli scatti di anzianità per le fasce più deboli, a partire dai siti agricoli e di panificazione, per le maestranze che hanno un reddito inferiore a 1500 euro”.

“Questi punti di avanzamento, che nelle settimane scorse avevano visto diverse posizioni rispetto a quelle maturate ieri, ci hanno portato a dichiarare di avere la necessità di convocare quanto prima il coordinamento sindacale teso ad una consultazione dei lavoratori relativa ai contenuti dell’accordo. In sostanza – spiega Flai Cgil – per quanto ci riguarda serve un approfondimento con le rappresentanti e i lavoratori sul lavoro del tavolo ministeriale al fine di verificare le condizioni per sottoscrivere un accordo con le rappresentanze in merito al lavoro svolto del tavolo ministeriale, al fine di verificare le condizioni per sottoscrivere un accordo nell’interesse di tutelare il reddito dei lavoratori e un piano sociale che possa limitare l’impatto della riorganizzazione, che l’azienda ha intenzione di portare avanti con o senza accordo con le organizzazioni sindacali”.

Il senatore umbro del partito democratico, Gianluca Rossi, parla di diktat inaccettabile “se in gioco ci sono le sorti di centinaia di lavoratori e di un gruppo industriale importante, come il gruppo Novelli, che opera in Umbria, Lazio e Lombardia. Quindi ritengo che la posizione di chiusura tenuta da Alimentitaliani sia sbagliata e non condivisibile”.

“Fondamentale – dichiara Rossi – che il governo continui a lavorare per riportare al tavolo del confronto la proprietà e le organizzazioni sindacali, stemperando le affermazioni irragionevoli ed allontanando scenari irrecuperabili”. Foto: (archivio) Terni Life ©

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