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Tk-Ast, Fiom: “bene andamento economico ma restano criticità”

Si è concluso questa settimana il ciclo di “assemblee di organizzazione” svolte all’interno del gruppo AST. “Occasioni utili – scrive in una nota Fiom Cgil – a fare il punto della situazione, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, sulle tematiche aziendali, ma anche sulle iniziative, non scollegate, che come organizzazione stiamo mettendo in campo in tema di legislazione del lavoro, a partire dall’abrogazione dei voucher e dal ripristino della responsabilità solidale negli appalti”.

“Dalle assemblee – continua la nota – è emersa una soddisfazione rispetto all’andamento generale del sito che, ad oggi, testimonia una situazione economica, finanziaria, produttiva e di prospettiva sicuramente migliore rispetto agli anni precedenti.

Una situazione che, si è tenuto a ribadire come fatto più volte, è frutto della mobilitazione dei lavoratori che hanno avuto prima la capacità di modificare il piano industriale di ThyssenKrupp e successivamente di consentire, con sacrifici organizzativi e salariali, il raggiungimento dei risultati che oggi si stanno ottenendo”.

Tuttavia, sebbene l’andamento generale positivo è oggettivamente riconosciuto, il sindacato getta luce anche su alcune criticità legate a possibili assetti societari di TK  e che generano preoccupazione.

“In particolare, – scrive Fiom Cgil – le vicende commerciali, la non chiarezza sul futuro di alcune ex società controllate e le criticità del sistema degli appalti, rappresentano ancora punti che per i lavoratori sono dirimenti per consolidare i risultati che si stanno ottenendo.

Inoltre, emerge un forte malessere rispetto alla gestione complessiva del sito, con particolare attenzione all’organizzazione del lavoro, alle modalità operative e ad una non chiarezza di ruoli, funzioni e responsabilità, che rischia di non far esprime al massimo le potenzialità produttive, professionali e lavorative presenti nel sito.

Dalle assemblee è emersa con forza la necessità di affrontare velocemente queste criticità e di aprire da subito una discussione sul contratto integrativo aziendale, che rappresenta l’elemento per misurare la vera volontà di Thyssenkrupp di declinare il contratto nazionale in azienda e di qualificare il sistema di relazioni sindacali.

I lavoratori, prima dell’azienda, hanno a cuore i temi come ambiente, salute, sicurezza, formazione, problematiche sociali, organizzazione e redistribuzione della ricchezza in azienda, con giusti ed equi riconoscimenti professionali ed economici, verso le maestranze che troppo hanno pagato in questi anni”.

“Infine – conclude il sindacato – si è espressa una forte soddisfazione per le iniziative della FIOM e della CGIL che hanno messo in campo una forte mobilitazione partita con la raccolta di 4,5 milioni di firme e che oggi potrebbe portare alla modifica di pezzi significativi del JOBS-ACT che hanno indebolito i diritti di chi lavora a solo vantaggio della “libertà” delle imprese”. Foto: (archivio) Terni Life ©

 

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