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L’ODISSEA DI MARIO PERROTTA AL TEATRO DI CARSULAE: DOMANI ALLE 21,00

L’Odissea di Mario Perrotta, accompagnato dai musicisti Mario Arcari e Maurizio Pellizzari, si terrà domani 1° agosto, alle 21,00, al teatro romano di Carsulae nell’ambito del cartellone La Meraviglia Ritrovata. I biglietti sono  in prevendita al botteghino centrale del Caos (0744279976), in via di Vitalone e si possono acquistare dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, mentre la sera dello spettacolo la vendita dei biglietti si terrà al Centro visita e documentazione di Carsulae.

Lo spettacoloC’è un personaggio nell’Odissea – scrive Perrotta –  che, da sempre, cattura la mia attenzione, un personaggio che molti non ricordano neanche: Telemaco. Ho provato a chiedere in giro e, difatti, molti ricordano il cane di Ulisse – Argo, mi pare… – ma non il figlio. Io, invece, ne ho sempre subito il fascino, perché la sua attesa è carica di suggestioni. Telemaco non ha ricordi di Ulisse, non l’ha mai visto, non sa come è fatto, non sa il suono della sua voce: per Telemaco, Ulisse è solo un racconto della gente. Ed è proprio questa assenza ad aprire infinite possibilità nei pensieri di Telemaco. Lui è l’unico personaggio dell’Odissea che può costruire un’immagine di Ulisse calibrata a suo piacimento. I pensieri di Telemaco, forse, sono l’unico luogo dove Ulisse può essere ancora un eroe.  E’ così che ho disancorato Telemaco dal tempo degli eroi e l’ho trascinato qui, nel ventunesimo secolo, avvilito da una madre reclusa in casa; assediato dalla gente del paese che, non sapendo che fare tutto il giorno al bar della piazza, mormora della sua “follia” e della sua famiglia mancata; circondato dal mare del Salento, invalicabile e affamato di vite umane. E dunque si mescolano nello scrittura il mito e il quotidiano, Itaca e il Salento, i versi di Omero e il dialetto leccese, legati insieme da una partitura musicale rigorosa, pensata ed eseguita dai musicisti che mi  accompagnano in questo lavoro e diventano anch’essi, con i loro molteplici strumenti, voci musicali del racconto.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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