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POLIZIA PROVINCIALE, FUTURO INCERTO / INCONTRO A PALAZZO BAZZANI

Forte apprensione per il futuro è stata espressa stamattina dalla polizia provinciale presentando ai giornalisti la situazione derivante dalle incertezze della riforma Delrio.

“A fronte del grande impegno profuso in tutti questi anni – ha detto il comandante, cap. Mario Borghi – oggi ci troviamo in una situazione paradossale che mette a rischio le nostre professionalità e i servizi svolti sul territorio. Quello della polizia provinciale – ha affermato Borghi – è l’unico corpo di prossimità, ossia che si occupa dei territori più distanti svolgendo compiti molto importanti come il controllo ambientale, anche nelle aree produttive, la sicurezza e l’ittico-faunistica. Se però non si farà chiarezza in breve tempo, nessuno sa cosa potrà accadere di preciso. La polizia provinciale svolge un lavoro per tutti e i numeri di questi anni ne danno la misura esatta e sottolineano come la Provincia, anche sotto l’aspetto della polizia locale, sia stata e continua ad essere, nonostante le enormi difficoltà economiche ed organizzative, un punto di riferimento”.

Nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno partecipato tutti i 15 agenti e i due amministrativi, il vice presidente della Provincia Giampiero Lattanzi ha ricordato come quello della polizia di Palazzo Bazzani “è un aspetto importante dentro un quadro di difficoltà dato da una riforma ancora non del tutto chiara e sulla quale invece si stanno attendendo risposte in merito alle sollecitazioni fatte al governo”. “Stiamo lavorando – ha detto ancora il vice presidente – affinché si arrivi ad una soluzione organica della questione che salvaguardi professionalità e servizi sul territorio. Attendiamo per la prossima settimana novità dal governo”.

I dati degli ultimi tre anni (2012-2015) dicono che sul versante dell’ambiente il Nos (Nucleo operativo speciale) ha effettuato oltre 1.000 controlli su aziende, impianti di attività di recupero e smaltimenti rifiuti, attività industriali, artigianali e agricole e su altri versanti come siti di bonifica, opere abusive nei corsi d’acqua e in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Le denunce per reati ambientali vari sono state 135, mentre sono state elevate sanzioni amministrative per circa 112mila euro. Quindicimila le attività di controllo per cinghiali e volpi sul versante del contenimento e dei danni alle colture agricole, oltre 1.200 i capi di cinghiale abbattuti e poco meno di 200 le volpi. Oltre 1.000 infine i controlli tra caccia e pesca con 25 denunce e 54 sanzioni amministrative. L’intero report triennale consultabile al link http://cms.provincia.terni.it/on- Foto: Provincia di Terni ©

 

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