L’atto presentato dal gruppo consiliare del M5S Terni e votato dall’assemblea di Palazzo Spada sulla necessità di un cambio di passo per la sanità ternana nasce dalla qualità dei servizi che pone l’ospedale di Terni tra i peggiori a livello nazionale e mette l’accento sulla mancata sinergia tra l’azienda ospedaliera e l’USL Umbria 2.
L’ospedale di Terni ha smesso nuovamente di erogare servizi e la fine del periodo di emergenza non ha migliorato la situazione nemmeno dal punto di vista delle turnazioni. I carichi lavorativi sono lontani anni luce da quelli che dovrebbero essere gli standard, con rinuncia costante di ferie e riposi. Gli operatori del Pronto Soccorso, come denunciato anche dalle organizzazioni sindacali, non hanno neanche più gli spazi in cui lavorare. E un numero impressionante di pazienti Covid e non Covid, spesso anziani, stazionano da giorni in attesa di un posto letto che, ad essere fortunati, sarà in un corridoio di degenza. Questo è l’effetto delle politiche di ridimensionamento della Regione sul piano dei fabbisogni che per il 2022 prevedeva un indispensabile incremento delle risorse umane. Nel Pronto Soccorso, nelle Medicine, nelle Chirurgie l’affanno degli operatori si somma alla mancanza di personale medico e del comparto. Ambire a un posto letto è ormai un lusso. Se la situazione non cambia siamo pronti a una mobilitazione straordinaria, occupando fisicamente il piazzale dell’ospedale. La misura è colma, si è oltrepassato il limite”.