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Difficoltà a procreare, colpa dell’inquinamento. De Luca: “Area ternana ad alto rischio”

𝗔 𝗧𝗲𝗿𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮𝗻𝗼 𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗾𝘂𝗶𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲.
È quanto emerge da uno studio condotto dal dipartimento del laboratorio di medicina del Policlinico Tor Vergata in collaborazione con l’Università di Perugia e l’ambulatorio andrologia e uroginecologia dell’ospedale Santa Maria di Terni.
“Questo studio – spiega Thomas De Luca (M5S) – dimostra come l’area ternana venga considerata ad alto rischio anche rispetto alla salute riproduttiva e che c’è una notevole associazione tra l’inquinamento ambientale e qualità seminale.
Non solo danni ai polmoni e un innalzamento delle patologie oncologiche, anche in età infantile. Ecco perché rinnovo il mio appello, il piano regionale di qualità dell’aria che la giunta Tesei si appresta ad adottare è basato su metodi di ricerca non scientifici, non ravvisa l’impatto delle emissioni industriali e blocca gli screening sanitari invocati dallo studio Sentieri su una popolazione fortemente esposta a fonti di inquinamento.
Non si può continuare a dire che l’inquinamento a Terni è causato dai riscaldamenti a biomasse e negare le risorse necessarie per risolvere questo problema. Bisogna fermare questa follia e per questo abbiamo chiesto che il consiglio regionale in cui è prevista la discussione sull’adattamento del Piano si svolga a Terni”.
Foto: TerniLife ©
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