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Ristorazione ternana, Simonetti (M5S): “Ora sostegno concreto al settore”

“E’ con soddisfazione che sottolineo – dichiara in una nota il consigliere comunale dei Movimento Cinque Stelle Luca Simonetti – l’attenzione del maggior quotidiano nazionale, La Repubblica, verso la ristorazione ternana, definita un crocevia di cultura, tradizioni e naturalmente gastronomia.

E’ un prezioso riconoscimento, ma ora occorre andare oltre.  Le istituzioni locali devono dimostrare di credere realmente allo sviluppo di una filiera di eccellenza in questo settore e quelli ad esso legati.
Uno dei primi segnali di attenzione potrebbe essere quello di rimodulare la tassa dei rifiuti per queste tipologie di attività concernenti la ristoriazione, considerando che a Terni  pagano circa il doppio rispetto a Perugia, con bollette che spesso superano gli 8-10 mila euro annui, cifre di assoluto rilievo, che vanno ad incidere in maniera particolare su attività che da più di due anni ormai non possono contare su introiti costanti.

Il secondo passo potrebbe essere quello di dare vita a un coordinamento che unisca le associazioni di categoria alle istituzioni in un percorso permenente. Non mi riferisco solo alle associazioni che storicamente si occupano di ristorazione ma anche di quelle legate ai settori agricoli, zootecnici e del turismo. Così da mettere finalmente in campo una visione integrata: la nascità di filiere di qualità e di genunità legate capaci di offrire nella ristorazione il meglio della filiera agroalimentare è un percorso che in altri territori ha datto grandi risultati sia come servizio che utile economico.
Terni ed i suoi piatti tipici, il suo pane, la sua norcineria, la tradizione dolciaria, sono un patrimonio inestimabile e mai sfruttato a pieno.
In questo momento storico di grande attenzione mediatica verso queste produzioni basterebbe solo un po’ di lucidità e di voglia di alzare l’asticella, imparando dagli errori del passato in cui il lancio di marchi non ha coinciso con lo sviluppo di qualità ed eccellenza.
Conosco tanti ristoratori e imprenditori del settore Food&Beverage che da decenni lavorano abbracciando il paradigma di storia, tradizione, innovazione creando  sacche di vera eccellenza in un settore a volte vittima dell’improvvisazione o della mediocrità.
Chi amministra – conclude Luca Simonetti – deve ricordare che  ci vuole un bel coraggio ad aprire un locale a Terni, considerando che l’impegno degli operatori è riversato in una città dove si paga tutto più che altrove ma si può fare affidamento quasi solo sul mercato interno vista l’assenza di turismo ed eventi strutturati in grado di richiamare visitatori.
Queste persone meritano impegno, la pigrizia amministrativa non è più sostenibile”.

Foto: Comune Terni ©

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