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Alessandrini (Lega): “Il recupero della Fontana di piazza Tacito si inserisce nel percorso di ripartenza della città di Terni”

“La Fontana di Piazza Tacito che torna a nuova vita è il simbolo del percorso di rinascita intrapreso dalla città di Terni”. Così la senatrice e vicesegretario regionale Lega Umbria, Valeria Alessandrini. “Da oltre 10 anni era nascosta dietro un cantiere che sembrava interminabile – spiega Alessandrini – A causa della negligenza delle precedenti giunte cittadine di sinistra, la Fontana dello Zodiaco ha conosciuto un lungo periodo di degrado a cui solo la determinazione della nuova giunta Latini ha saputo mettere fine, grazie all’impegno degli assessori Melasecche e Salvati, degli uffici competenti e al contributo fondamentale della Fondazione Carit e sponsor privati. Quello stesso impegno che ha permesso in questi tre anni di giunta di centrodestra di avviare progetti che sembravano irrealizzabili, come il palazzetto dello sport, concludere lavori decennali con l’ausilio del privato, come quelli che riguardano il complesso del Tulipano, intervenire sulla rete viaria, sui parchi, sul decoro urbano, sulla sicurezza, offrire nuovi impulsi al turismo, alla cultura, intraprendere nuovi percorsi sulle tematiche ambientali e della sostenibilità. Negli ultimi due anni le problematiche legate alla pandemia hanno ritardato i lavori intrapresi, ma finalmente la città a partire da oggi potrà tornare a godere di uno dei suoi simboli principali. Del tutto sterili e imbarazzanti le polemiche di questi giorni, soprattutto di certa parte politica che nel tempo non ha saputo fare o non ha voluto fare e adesso si dimostra incapace di apprezzare il lavoro di chi è riuscito dove loro hanno fallito. Grazie a un impegno corale la Fontana di Piazza Tacito è stata restituita alla città e ai suoi abitanti. Un segnale forte di ritorno alla normalità e di ripartenza che si traduce in una volontà sempre più forte di un ritorno alla vita, da parte di ognuno di noi, a quella vita che avevamo quando l’acqua ancora zampillava nella Fontana, quando non c’erano distanziamenti sociali da osservare o mascherine da indossare”.

Foto: RietiLife ©

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