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Tre donne moldave costrette a prostituirsi in un appartamento di via Lungonera: arrestato l’aguzzino

Da diversi giorni i militari della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia di Terni avevano notato degli strani movimenti presso un condominio di Via Lungonera Savoia ed avevano accertato un frequente andirivieni di uomini da un appartamento. Dopo aver monitorato l’appartamento, giovedì scorso 7/09/2021 hanno quindi deciso di farvi accesso ed hanno trovato, come sospettavano, tre giovani donne moldave, di 22 e 23 anni, che si prostituivano. Alla vista dei militari le donne si sono sentite “in salvo” ed hanno immediatamente denunciato la loro condizione di sfruttamento e di segregazione. Insieme a loro nell’appartamento c’era l’aguzzino, un uomo, loro connazionale, 21enne incensurato che è stato accusato dalle donne di sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione insieme ad un altro connazionale 31enne, che al momento non era in zona.

Le donne hanno raccontato di essere arrivate in Italia, per la precisione a Latina, per cercare lavoro in modo da aiutare economicamente le loro famiglie d’origine, lasciando anche i loro figli piccolissimi in patria, e di essere state prelevate dai due connazionali con la promessa di trovare un lavoro. Il tutto si è trasformato in un incubo quando le donne sono state portate a Terni e letteralmente rinchiuse nell’appartamento di Via Lungonera Savoia, dove sono state costrette a prostituirsi e a dare tutto quanto guadagnavano ai loro sfruttatori, ricevendo solo una minima parte del denaro, sotto minaccia di morte e di gravi conseguenze per i loro familiari.

Il 21 enne presente sul posto è stato immediatamente arrestato in flagranza per la gestione di una casa di prostituzione, il reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e tradotto presso il carcere di Sabbione.

Le tre donne sono state invece collocate presso una struttura protetta per evitare qualsiasi tipo di ritorsione da parte del complice dell’arrestato o suoi amici.

Dopo le prime immediate e serrate attività di indagine, i carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. hanno quindi individuato il secondo uomo, rintracciato a Latina; nei suoi confronti la locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore dott. Alberto Liguori, ha richiesto una misura cautelare che è stata concessa dal GIP di Terni ed eseguita dai militari nella giornata di martedì 14/09/2021.

L’uomo, anch’egli accusato dei medesimi reati in concorso con il connazionale arrestato pochi giorni prima, è stato arrestato in esecuzione della misura cautelare emessa in tempi brevissimi dal GIP, dott.ssa  Barbara Di Giovannantonio.

Foto: Carabinieri ©

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