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Scuole di danza chiuse, titolare di Asd Dancers: “Abbiamo fatto tutto quello che ci ha chiesto il Governo, quanto ancora dobbiamo pagare?”

(R. F.) “Ci risiamo, sembra un déjà vu. Nuovo decreto (incommentabile, inaccettabile, incomprensibile, indecifrabile) e una nuova chiusura”.  Queste le parole della titolare della scuola di danza ternana Asd Dancers, Giada Benedetti, che sfoga la sua rabbia per la chiusura della sua attività”.

“La danza – continua Giada Benedetti – non è uno sport da contatto come ci vuole far credere il Governo, la danza per sua naturale vocazione è libertà di movimento in uno spazio ben definito.

“Ancora una volta le scuole di danza non sono pervenute nel decreto come se fosse una categoria assente, non nominata ma che comunque deve chiudere senza un perché e viene associata agli sport da contatto.

Caro governo, caro Conte, caro Cts, il volto di mio figlio di sei anni che mentre piangevo per capire come fare a rialzarmi dopo questo ulteriore tuo colpo basso, portandomi il suo salvadanaio e dicendomi ‘tranquilla mamma ci sono io con te’, non lo dimenticherò mai.

Come non dimenticherò mai le voci nei messaggi vocali dei miei allievi dai piccoli ai grandi, disperati per questa vostra ulteriore scelta di di allontanarli ancora una volta dalla loro passione senza dare una motivazione valida.

Ci avete fatto aprire, chiedendoci di adeguarci a tutte le norme per poter tutelare (come è giusto che sia), la salute e noi abbiamo fatto tutto e anche molto di più di quello che ci avete chiesto.

Abbiamo preso mutui e abbiamo investito tutti i risparmi di una vita per adeguarci.

Nel mio caso ho dovuto anche cambiare location per avere totale aereazione e luce naturale nei locali, ho dovuto igienizzare tutto, ho dovuto seguire corsi anti Covid, ho dovuto compare pannelli divisori, colonnine e postazioni gel in ogni stanza, igienizzanti di ogni tipo, strumenti di pulizia di ogni tipo, cartelli, adesivi per dividere ogni spazio. Ho dovuto creare percorsi, acquistare termo scanner, copri scarpe, guanti, tappetini decontaminanti, buste per sigillare ogni cosa, spray igienizzanti per disinfettare i nostri allievi sotto alle borse, sotto ai piedi, sotto alle scarpe, ovunque.

Ho dovuto mettere a disposizione di tutti un registro delle presenze, registrare le sanificazioni e le pulizie.

Lo scorso giovedì notte ci avete inviato un nuovo decreto perché ancora non vi bastava ciò che facevamo e ciò che avevamo speso. E quindi venerdì mattina, metro alla mano, abbiamo cambiato ancora una volta tutte le distanze in sala e fuori, staccare adesivi in terra e ricostruire quadrati, aggiungere nuovi cartelli e poi domenica ci viene comunicato che avremmo dovuto chiudere e che avremmo dovuto fare un altro piccolo sacrificio.

Il Governo ha pensato che siamo una categoria non essenziale ma abbiamo fatto tutto ciò che ci avete chiesto.  E voi, che avete fatto voi in questi mesi? Avete rafforzato il sistema sanitario? Avete incrementato i trasporti? Avete messo in totale sicurezza i nostri bambini e ragazzi a scuola così come abbiamo fatto noi? No, non avete fatto nulla.

Anzi sarà proprio colpa vostra se questi giovani saranno privati anche delle loro passioni, dello sport, dell’arte dopo intere mattinate passate davanti ad un pc, si riverseranno assembrati in luoghi che tu caro Stato noi hai mai controllato”.

(la foto in copertina è stata scattata prima del lockdown mentre le foto in galleria sono state fatte dopo gli adeguamenti anti Covid)

Foto: TerniLife © 

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