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Spazi museali sonori, Open call per musicisti

L’urgenza di rinascita illumina anche l’ora più buia e ci spinge alla ricerca della bellezza, in senso assoluto, in ogni angolo della mente.
Il pensiero ai nostri musei, mai così silenti come durante il lockdown, fa nascere l’idea di accogliere un progetto musicale che tragga ispirazione dai loro ambienti e dalle opere esposte, che li valorizzi con una nuova immagine e che li renda ancora più accoglienti, soprattutto e nel momento in cui riprenderemo un ritmo di vita naturale.

In questa prima fase, la nostra open call – Spazi Museali Sonori – intende raccogliere del materiale musicale inedito che si ispiri a tale causa sia attraverso una visione diretta delle sale, sia attraverso il filtro delle vostre suggestioni e delle vostre fantasie.

Fondere l’ambiente museale con quello sonoro per donare alla visita una dimensione alternativa: uno sguardo che vada oltre il dettaglio e che accompagni il visitatore verso un’esperienza sensoriale più completa e totale. Un’arte che genera arte, portando un esempio
più concreto al concetto di rinnovamento dello spazio museale e una dimensione narrativa alternativa.

Pertanto un musicista che intenda partecipare deve porsi delle domande fondamentali: È possibile sublimare l’esperienza museale attraverso l’ascolto della musica? È possibile, attraverso tale esperienza sensoriale, narrare di un’idea di bellezza? Ed infine: è possibile suscitare una sensazione di benessere e rinascita dopo tanto isolamento?

Finalità

I materiali inviati saranno sottoposti al giudizio insindacabile di una giuria di esperti musicisti, produttori, artisti e curatori museali, che verrà pubblicata sul sito https://caos.museum/ entro il 30 ottobre 2020.

I brani selezionati verranno diffusi all’interno del Museo Archeologico Claudia Giontella e del Museo d’Arte e Contemporanea Aurelio De Felice, all’interno del complesso del Caos – Centro Arti Opificio Siri. Sarà inoltre possibile fruire dei contenuti tramite il proprio smartphone, a creare un’esperienza museale intima e personale.

Pertanto è richiesto all’autore di aderire ad un regime di copyleft, o alternativamente di inviare – insieme al materiale oggetto della call – una liberatoria per la riproduzione dei contenuti musicali all’interno dei Musei di cui sopra.

Saranno inoltre organizzati ascolti pubblici delle opere selezionate, con un invito agli artisti ad esibirsi dal vivo, non appena le disposizioni ministeriali lo consentiranno. Saranno infine realizzate delle copie su supporto fisico con packaging handmade.

Linee Guida
Per partecipare inviate la vostra produzione, utilizzando wetransfer o dropbox, a
[email protected], specificando nell’oggetto “Spazi Museali Sonori”.
La cartella deve comprendere:
● file WAV o AIFF del brano (44.1 kHz, 16-bit);
● breve descrizione dell’elaborato comprensiva di breve biografia dell’autore, titolo e
durata della traccia, eventuali note tecniche sull’arrangiamento e la produzione,
destinazione specifica dell’opera ad uno dei due spazi museali, laddove prevista (in
formato pdf);
● eventuali liberatorie ed elaborazioni che consentano di comprendere meglio
l’ispirazione e la ragione che hanno portato alla nascita del brano – in forma di note,
commenti, elaborazioni grafiche (in formato PDF).
Il materiale inviato deve essere inedito.
La deadline per l’invio dei progetti è fissata per giovedì 31 dicembre 2020, alle 12.00.

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