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Lega Terni: “Se il PD ha la penna in mano la usi per firmare le cambiali dei debiti che ha lasciato”

Sentire il Partito Democratico parlare di futuro della città di Terni fa sorridere da una parte e sotto certi aspetti quasi spaventa. La prospettiva di rivedere la sinistra alla guida dell’Amministrazione comunale rappresenta il cattivo presagio di un ritorno al passato, un film dell’horror, che per fortuna ha visto già la parola fine. Le conseguenze sul tessuto sociale ed economico locale sarebbero a dir poco disastrose così come la storia ci ha consegnato.
Non dobbiamo tornare troppo indietro nel tempo, era il 2018, per ricordare le evidenti e grandissime responsabilità del PD e dei suoi alleati nella gestione fallimentare della “cosa pubblica” che ha condotto Terni nel dissesto finanziario e sull’orlo del baratro economico. Ancora oggi e per altri anni ancora, i cittadini saranno costretti a pagare le conseguenze di scelte politiche della sinistra prive di ogni barlume di lungimiranza, esenti da ogni forma di apertura verso le associazioni, i cittadini, le realtà vive del territorio, improntate più al raggiungimento di posizioni di potere che al bene comune, autoreferenziali, completamente mancanti di una visione in grado di leggere sia le criticità che le potenzialità del territorio.
Se ad un certo punto della sua storia la città di Terni ha rischiato di vedere cancellato il proprio futuro, è proprio per responsabilità di quella sinistra che adesso, con l’arroganza che da sempre la contraddistingue, dice di poterlo scrivere. Se dite di avere la penna in mano, allora dovreste usarla per firmare le cambiali dei debiti che avete lasciato. Soprattutto evitate di parlare di sanità, dal momento in cui è ancora viva negli umbri l’immagine di un partito decapitato ai vertici regionali dallo scandalo Concorsopoli.
Per fortuna e non solo per quella, oggi qualcosa è cambiato e quella penna è nelle mani giuste, quelle dei cittadini ternani che democraticamente in una cabina elettorale hanno scelto la Lega e le forze di centrodestra per essere guidati fuori dal tunnel in cui erano stati relegati. Grazie al senso di responsabilità dell’amministrazione Latini, nonostante il dissesto finanziario e una emergenza sanitaria ed economica senza precedenti causata dal diffondersi del contagio da coronavirus, a Terni possiamo tornare a parlare di prospettive, di strategie, di rinnovamento, di cantieri che partono (teatro Verdi, fontana Piazza Tacito, PalaTerni ecc), di politiche di welfare realmente a sostegno di chi ha bisogno e non degli amici degli amici, di intraprendere un percorso serio di mobilità alternativa e di progettare una città “dinamica” e attrattiva grazie anche al contributo degli assessori e dei consiglieri comunali della Lega.
Gli innovatori sono già alla guida della città e se qualcuno intende con le proprie idee contribuire a sviluppare dei progetti mirati al bene della comunità è il benvenuto. Siamo aperti al dialogo, lo siamo sempre stati, disponibili al confronto purché esso sia basato sul rispetto reciproco e improntato all’arricchimento del percorso intrapreso. Il termine “naufraghi stremati” con il quale è stata indicata l’attuale Amministrazione comunale non ci rappresenta affatto. Naufrago è colui che si lascia trasportare alla deriva da una imbarcazione che affonda e che allo stremo delle forze non può fare altro che lasciarsi morire. Noi siamo capitani coraggiosi e determinati al comando di una nave che abbiamo salvato dalla rovina e pienamente consapevoli della rotta da seguire. Ed in questo siamo pronti a confrontarci con la città, soprattutto con chi appare propositivo in termini di contenuti e animato da nobili intenti, partendo dal nostro programma di governo, scelto a maggioranza dai cittadini e con l’obiettivo di guardare al futuro e al bene della città. Così in una nota la Lega Terni

Foto: TerniLife ©

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