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Mangiano funghi velenosi, marito e moglie gravi in ospedale

Sono ricoverati nel reparto di Gastroenterologia epatologia ed endoscopia digestiva dell’ospedale di Terni due coniugi ternani ultraottantenni avvelenati da Amanita falloide, fungo pericolosissimo  che ha determinato una insufficienza epatica acuta in entrambi. I pazienti sono in condizioni gravi ma stabili. In relazione alla loro età si sta procedendo all’appropriato trattamento di supporto e antiossidante con stretto monitoraggio per vedere l’evoluzione del quadro clinico nei prossimi giorni.
Negli ultimi giorni altre persone si sono presentate in pronto soccorso per intossicazione da funghi non commestibili o velenosi.
Il Pronto Soccorso di Terni ha una precisa procedura di gestione interna delle intossicazioni e può contare anche su una reperibilità h24 degli ispettori micologici del territorio.  Le persone che giungono al Pronto Soccorso con una intossicazione da funghi normalmente vengono ricoverate in OBI per essere tenute in osservazione per un certo numero di ore, perché ai disturbi gastroenterici immediati che compaiono a pochissime ore dall’ingestione, possono associarsi successivamente sintomi a più lunga latenza che sono tipici dei funghi più tossici e pericolosi.
“Si raccomanda a tutti i cittadini di non consumare i funghi raccolti senza averli fatti prima controllare presso gli ispettorati micologici delle USL. Il servizio di controllo micologico è completamente gratuito per il consumo personale.  Per informazioni sugli orari dei controlli micologici consultare i siti delle Asl di riferimento (Usl Umbria 2; Usl Umbria 1).
Chi dopo un pasto a base di funghi dovesse avvertire disturbi per sospetta intossicazione dovrà rivolgersi al proprio medico o nei casi più severi recarsi subito al Pronto Soccorso portando con sé, ove possibile, i resti del pasto o della pulizia dei funghi.
Foto: AOSP ©
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