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Ex Novelli, sindacati: “Una cabina di regia per garantire piena trasparenza”

Nel corso dell’ultimo incontro tra le organizzazioni sindacali nazionali, territoriali, le Rsu e la curatela fallimentare del gruppo Alimentitaliani, rappresentata da Caldiero e Meo, è emersa una sostanziale unanimità nel ribadire che la preoccupazione primaria deve restare la continuità produttiva, assicurando il massimo livello occupazionale. Le preoccupazioni dei sindacati, tuttavia, non accennano a diminuire.

Illustrando la situazione e lo stato dell’esercizio provvisorio in vista dell’imminente gara per l’affitto dei diversi rami aziendali, che si concluderà entro il prossimo 31 luglio, i due curatori fallimentari si sono innanzitutto soffermati sulle sovrapposizioni dei diversi procedimenti giudiziari che interessano tutt’ora il gruppo Alimentitaliani, dalla procedura fallimentare ai sequestri intervenuti sia in sede civile che penale, soffermandosi sulle motivazioni che hanno portato all’individuazione dei cinque perimetri aziendali che sono stati messi in vendita tramite bando e specificando che nell’attribuzione dei punteggi per la loro aggiudicazione particolare importanza è attribuita al piano industriale e all’aspetto dell’occupazione.

Le organizzazioni sindacali, dal canto loro, «pur apprezzando gli sforzi profusi dalla curatela fallimentare – scrivono in una nota congiunta – esprimono forte preoccupazione per i possibili scenari che potrebbero delinearsi all’apertura delle buste e dichiarano che vigileranno fin da subito con attenzione su tutto l’iter, che richiederebbe una maggiore collaborazione tra le parti coinvolte».
A tal proposito i sindacati di categoria hanno reso noto di aver chiesto la convocazione di tutte le parti interessate presso il Mise, al fine di «costituire una “cabina di regia” che possa assicurare piena trasparenza e, al contempo, tutelare i lavoratori già provati da anni di sacrifici».

A margine della riunione ha avuto luogo un ulteriore incontro con il custode giudiziario delle aziende agricole, nominato dal tribunale di Castrovillari, l’avvocato Celestino, che ha dichiarato di «lavorare in stretta collaborazione con la curatela di Alimentitaliani».

Descrivendo la drammatica situazione debitoria delle aziende agricole, il custode ha comunque prefigurato la possibilità di poter utilizzare quanto prima alcuni strumenti per salvaguardare l’attività aziendale, condividendo con le organizzazioni sindacali intervenute la necessità di «svolgere periodicamente degli incontri di carattere tecnico per gestire al meglio le problematiche del sito».

I sindacati, portando all’attenzione dei curatori fallimentari e del custode fallimentare lo stato di incertezza ormai cronico con cui sono costretti a convivere, loro malgrado, i lavoratori e le lavoratrici del gruppo Ex Novelli, sottolineano che la situazione «si è ulteriormente aggravata con il susseguirsi dei diversi procedimenti giudiziari che hanno coinvolto Alimentitaliani. Un gruppo industriale che – affermano le organizzazioni sindacali – solo nell’ultimo anno ha visto l’ingresso e l’uscita della famiglia Greco, sequestri in sede civile e penale, nonché azioni revocatorie tuttora in corso. A chi giova tutta questa situazione? Possibile che le procedure concorsuali possano avere, in forza di legge, una sproporzione così ampia tra gli interessi dei creditori (tra cui molte banche) e quello dei lavoratori e delle loro famiglie?».

«Nell’ultimo anno – proseguono i sindacati – a dispetto delle dichiarazioni roboanti della famiglia Greco, ormai uscita di scena, sono stati chiusi i siti produttivi di Muggiò e Cisterna di Latina, con conseguente licenziamento dei lavoratori, mentre i siti umbri scontano una quotidiana riduzione della loro capacità produttiva e un utilizzo intensivo di cassa integrazione. Sono tanti i rappresentanti politici che continuano a rilasciare dichiarazioni, ma nei fatti nessuno ha avanzato proposte risolutive per questa vertenza che ormai dura da più di cinque anni».

Per queste ragioni le tre organizzazioni sindacali hanno pertanto ribadito che nel prossimo mese metteranno in campo quanto necessario per difendere i posti di lavoro rimasti e dare una prospettiva al Gruppo Alimentitaliani.

«L’auspicio – chiosa la nota sindacale rilasciata a margine dell’incontro con il custode giudiziario – è che in questa vertenza si inseriscano finalmente imprenditori seri, che invece di fare speculazione valorizzino un gruppo industriale molto importante con marchi e risorse umane di primo livello, e che le diverse curatele trovino le soluzioni adeguate a tutela del lavoro, non solo delle singole procedure interessate. Altrimenti – prosegue la nota – tra qualche mese si rischia di avere più curatori e consulenti che lavoratori».

I sindacati di categoria fanno inoltre sapere di aver chiesto la convocazione di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro entro il 27 luglio. Ultima data utile per la presentazione delle offerte per l’affitto dei rami aziendali.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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