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Morte sul lavoro ad Allerona, sindacati: “Ennesima sconfitta dello Stato”

Ennesima morte sul lavoro oggi. Questa volta la vittima è un giovane di 26 anni travolto da un mezzo pesante mentre stava operando al rinnovo dell’armamento ferroviario nella tratta tra Allerona e Fabro (LEGGI).

“È l’ennesima sconfitta di uno Stato – scrive in una nota Filt Cgil Umbria – che si è “rassegnato” a considerare mera statistica ciò che noi riteniamo possa e debba essere in ogni modo, con ogni sforzo, evitato.

 La Filt dell’Umbria e tutta la Cgil chiedono che venga immediatamente avviato un tavolo di verifica e venga fatta luce sulle cause di quest’ultima tragedia. Chiamiamo tutti ad una assunzione di responsabilità, anche sul fronte politico a vari livelli”.

“Ribadiamo con fermezza – continua il sindacato – l’urgenza di aumentare gli investimenti per la prevenzione, di rafforzare i controlli e allo stesso tempo le sanzioni, per fermare la catena di infortuni.

La crescita del lavoro e la sua qualità restano necessariamente centrali nella linea del nostro sindacato. Il lavoro è la priorità, avvertita dalla nostra organizzazione, così come dalla stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Ma lavorare deve solo essere sinonimo di realizzazione personale e sociale. Lavoro non può essere morte.

Il lavoro non può continuare ad essere deregolamentato ed i diritti non sono un orpello del quale potersi liberare ai fini di una discutibilissima produttività. Quindi, oltre ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia ed ai colleghi del lavoratore colpito, continueremo senza tregua nella lotta che da anni stiamo portando avanti contro questa piaga delle morti e degli infortuni durante lo svolgimento del proprio lavoro”.

“La camera del Lavoro di Terni – scrive Cgil Terni – esprime le più sentite condoglianze alla famiglia del giovane operaio rimasto vittima dell’ennesimo infortunio mortale sul lavoro. La Cgil chiede da tempo un’attenta e concreta politica per la sicurezza nei luoghi di lavoro, tema di fondamentale importanza a cui il sindacato, nella consapevolezza di una situazione complessiva in cui le morti sul lavoro continuano a rappresentare un’urgenza, ha interamente dedicato la giornata del Primo Maggio. Questo ennesimo infortunio si verifica in un Paese che da troppo tempo ha relegato il lavoro lontano dagli interessi della politica e delle istituzioni. La Cgil tutta, purtroppo e ancora una volta, è impegnata nel chiedere garanzie e tutele per evitare il ripetersi di tragedie come questa, che sconvolgono la vita dei lavoratori”.

Anche Fillea Cgil Terni e Filca Cisl Umbria hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia del giovane operaio e inoltrato una richiesta di incontro ai vertici aziendali e alla rappresentanza datoriale per chiarire le dinamiche dell’accaduto.

«Tale triste evento – si legge in una nota sindacale congiunta di Fillea Cgil Terni e Filca Cisl Umbria – si aggiunge alla già troppo lunga lista di infortuni mortali sul lavoro già occorsi dall’inizio dell’anno e conferma, purtroppo, la drammatica attualità del tema sicurezza nei luoghi di lavoro, da sempre al centro dell’azione sindacale, ma che da tempo non trova nella politica e nelle istituzioni degli interlocutori attenti e sensibili”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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