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Gelo in città, ghiaccio sui contatori dell’acqua: il Sii interviene | Ecco cosa fare per prevenire e risolvere problemi

Le temperature estremamente basse di queste ore hanno causato la rottura di alcuni contatori per via del ghiaccio che si è formato sugli apparecchi. I problemi stanno riguardando utenze private del centro cittadino di Terni, di zone limitrofe e di altri centri del territorio gestito dal Sii. I tecnici delle società operative sono già stati attivati per intervenire e risolvere i problemi che si stanno evidenziando sia con chiamate degli utenti ai numeri operativi del Servizio idrico, sia attraverso il monitoraggio e il controllo dello stesso Sii.

“Avevamo preannunciato alla vigilia dell’ondata di gelo il rischio per quei contatori collocati esternamente o comunque più facilmente esposti agli agenti atmosferici – dice il direttore generale Paolo Rueca – e stiamo constatando che questa possibilità in alcuni casi si è concretizzata. La rottura a causa del ghiaccio è conseguenza delle temperature molto basse e non dipende dalla tipologia delle apparecchiature. Per tutti i casi segnalati o verificati stiamo comunque prontamente intervenendo”.

Il Sii ricorda ancora l’importanza di assumere i necessari accorgimenti per evitare la formazione di ghiaccio sui contatori, seguendo sei regole. “Si tratta, come già abbiamo avuto modo di ricordare – spiega sempre Rueca – di accorgimenti semplici ma efficaci che, se messi in pratica correttamente, evitano disservizi e costi per il privato, poiché è compito dell’utente mantenerli in buono stato ed efficienti”.

Le sei regole, ecco cosa fare: in presenza di contatori collocati nei bauletti o in nicchie esterne ai fabbricati, in locali non riscaldati o non abitati, se la temperatura esterna dovesse rimanere per più giorni al di sotto dello zero, è consigliabile lasciare che da un rubinetto fuoriesca un filo d’acqua. E’ sufficiente una modesta quantità, evitando inutili sprechi; i bauletti o le nicchie poste all’esterno dei fabbricati, sportello compreso, debbono essere opportunamente coibentati. Basta usare materiali isolanti, come ad esempio polistirolo o poliuretano espanso, facilmente reperibili nei rivenditori del settore edile. Per ottenere un isolamento efficace, lo spessore dei pannelli deve essere di almeno 2,5 cm.

I contatori in locali non riscaldati devono a loro volta essere rivestiti con materiale isolante (sempre polistirolo, poliuretano espanso o materiali simili); non avvolgere le tubature dell’acqua con lana di vetro o stracci. Questi materiali infatti assorbono acqua e possono addirittura peggiorare la situazione. Inoltre possono costituire un potenziale luogo di annidamento per insetti e sporcizia; ogni protezione deve lasciare scoperto il quadrante delle cifre per consentire agli incaricati della Sii la facile lettura del contatore; se i contatori sono in fabbricati disabitati, è consigliabile chiudere il rubinetto a monte del misuratore e provvedere allo svuotamento dell’impianto; con temperature particolarmente basse e per lunghi periodi, è possibile installare appositi cavetti scaldanti, alimentati elettricamente e dotati di termostato per contenere i consumi di energia.

Foto: TerniLife ©

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