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Controlli sotto le feste: tre arresti dei Carabinieri

Tre arresti durante le feste natalizie grazie ai controlli dei carabinieri presenti su tutto il territorio provinciale con numerose pattuglie di militari sia in divisa che in borghese.

Operazione dei carabinieri di Papigno, con il supporto di un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile del capoluogo, quella avvenuta a notte fonda in un night cittadino dove un cliente è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di un 23enne marocchino clandestino pregiudicato.

Il giovane completamente ubriaco, mentre stava danneggiando suppellettili e arredi e aggredendo con un coccio di vetro il personale del locale, è stato disarmato e bloccato, nonostante le ripetute resistenze.

Il giovane dopo essere stato calmato e visitato dal personale del 118 intervenuto sul posto, che ne ha accertato l’abuso di sostanze alcooliche e stupefacenti, è stato portato in questura dove, dopo gli atti di rito, è stato arrestato.

Il nordafricano, che ha provocato circa 3mila euro di danni al locale, al termine della successiva udienza di convalida per rito direttissimo è stato condannato a 4 mesi e mezzo circa di reclusione.

Altra operazione messa in campo dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Amelia che ha subito rintracciato ed arrestato per evasione un 49enne originario della provincia di Perugia. L’uomo, infatti, sottoposto agli arresti domiciliari dal Tribunale di Sorveglianza di Spoleto per reati di droga, non ha rispettato l’obbligo e si è allontanato dal suo domicilio.

La breve fuga dell’evaso si è conclusa nella caserma della Compagnia Carabinieri amerina dalla quale, stilati i relativi verbali, è stato accompagnato al carcere di Terni.

Terza operazione quella dei militari della stazione di Stroncone che hanno arrestato un 68enne del posto per il reato di bancarotta fraudolenta. L’uomo è stato raggiunto da un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica al Tribunale di Terni.

Il 68enne , che è stato associato alla carcere di Terni, nel gestire in passato un’azienda locale dichiarata fallita, al fine di ottenere un ingiusto profitto, aveva alienato vari beni e capitali aziendali, tra cui auto e macchinari vari, intascando indebiti compensi per un valore di svariate migliaia di euro, al fine di evitare il pagamento dei creditori, tra cui dipendenti e fornitori della società stessa.

Foto: CC ©

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