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Ast al voto, la Fiom presenta programma e candidati con Francesca Re David

“Integrativo, subito. Perché i risultati economici degli ultimi anni, merito esclusivo dei sacrifici fatti dai lavoratori dopo l’accordo del 2014, non lasciano più spazio a scuse e rinvii. E poi, investimenti, su ambiente e ciclo produttivo, a partire dal promesso potenziamento dell’area a freddo, per il quale oggi esistono condizioni economiche e di mercato assolutamente favorevoli” così Fiom Cgil su Ast.

Il 2018 sarà l’anno della verità per Ast, le acciaierie di Terni di proprietà della multinazionale tedesca ThyssenKrupp. Ecco perché le elezioni per il rinnovo delle Rsu che si svolgeranno il 21, 22 e 23 novembre (quasi 2400 lavoratori chiamati al voto), rappresentano un appuntamento fondamentale.

Appuntamento per il quale è pronta la Fiom Cgil che oggi, 15 novembre, ha presentato programma e candidati (42 tra operai, impiegati e quadri) in un incontro con la stampa al quale ha partecipato anche la segretaria generale della Fiom Cgil nazionale, Francesca Re David.

“La Fiom è fatta dai suoi delegati – ha detto la segretaria delle tute blu Cgil – e ha come caratteristica fondamentale e distintiva il legame stretto con le lavoratrici e i lavoratori, dentro i luoghi di lavoro. Ecco perché – ha aggiunto Re David, che ha anche partecipato al volantinaggio alle portinerie – il voto in una fabbrica importante come Ast, strategica per la siderurgia italiana, è un momento fondamentale”. 

“Ci presentiamo a queste elezioni come sempre mettendoci la faccia e a testa alta  – ha aggiunto il segretario generale della Fiom di Terni, Claudio Cipolla –  forti della nostra coerenza e dell’impegno di questi anni difficili, che è sotto gli occhi di tutti.
Lo facciamo senza candidati riciclati nelle nostre liste, senza transumanze, mettendo sempre davanti l’interesse generale dei lavoratori e non quello personale di questo o quel candidato”.
Cipolla si è detto certo che la partecipazione al voto, come è nella tradizione di Terni, sarà alta (a differenza di quello che avviene nelle elezioni politiche), perché “i lavoratori sono intelligenti e sanno quanto sia importante scegliere chi dovrà rappresentarli per i prossimi 3-4 anni”.
Anni che saranno assolutamente decisivi, nei quali “Thyssen dovrà uscire allo scoperto”, chiarendo le sue reali intenzioni sul sito ternano. “E i punti fondamentali del nostro programma, dall’integrativo agli investimenti, dagli impegni su interinali e appalti, alla grande questione dell’ambiente, rappresentano una vera e propria cartina di tornasole  – ha concluso Cipolla – È su queste partite, aldilà degli slogan, che si capirà se Thyssen intende puntare davvero su Terni oppure galleggiare in attesa della scadenza dell’accordo per poi, magari, prendere altre strade”.
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Foto: Cgil Umbria ©

 

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