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Fondo di rotazione, Fiorini: “Conseguenze devastanti per famiglie e imprese ternane”

“La giunta Di Girolamo vuole solo rimandare l’appuntamento con le urne e riorganizzarsi dopo le figuracce rimediate a livello locale e nazionale”, così Emanuele Fiorini capogruppo Lega Umbria

“Con il 22 novembre sempre più vicino – scrive in una nota Fiorini – appare ormai chiaro a tutti come la Giunta cittadina, per evitare che la Corte dei Conti metta nero su bianco un fallimento in realtà già dimostrato nei fatti e cercare così di rinviare l’ormai non più rimandabile appuntamento con le urne, sia pronta a ricorrere ad ogni possibile escamotage.

Visto, però, lo stato in cui è stata ridotta la nostra città, la fantasia, oltre che le risorse, sembrano ora mancare a Di Girolamo e ai suoi. Per questo, l’unica soluzione che pare ora delinearsi all’orizzonte è quella di modificare il piano di riequilibrio finanziario, integrandolo con denari attinti dal fondo di rotazione.

Proprio di ciò dovrà discutere la maggioranza nei prossimi giorni. Chissà cosa ne pensa ora l’assessore al bilancio Piacenti D’Ubaldi che proprio della mancata richiesta di soldi allo Stato aveva fatto il fiore all’occhiello di un piano poi bocciato senza mezzi termini dalla sezione regionale della magistratura contabile.

La decisione sul punto non è di poco conto, posto che tra i requisiti per la determinazione dell’ammontare delle anticipazioni a valere sul Fondo vi sono l’incremento percentuale delle entrate tributarie ed extratributarie e la riduzione percentuale delle spese correnti.

Tradotto in soldoni, più tasse e meno servizi, con conseguenze devastanti per le già provate finanze delle famiglie e delle imprese ternane.

Una vera e propria débâcle insomma che sommerebbe ulteriore pressione fiscale alle preannunciate vendite di immobili pubblici e dismissione di asset (in primis, le farmacie) e che arriverebbe tragicamente, ma in vero senza sorprese, in barba alle vanterie di chi, solo pochi mesi fa, affermava di aver elaborato un piano per il riassesto dei conti senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini.

Ma di questo i nostri amministratori non sembrano curarsi più di tanto, presi da ben altre preoccupazioni, tra tutte quella di conservare i propri posti, asserragliandosi nel fortino di Palazzo Spada come fossero gli ultimi combattenti di una guerra ormai persa da anni.

L’accesso al fondo di rotazione, infatti, rischia di far retrocedere di molto la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, con conseguente dilatazione delle relative tempistiche.

Con questo nuovo orizzonte temporale cadrebbero senz’altro tutte le ipotesi di dimissioni del sindaco (più volte annunciate, ma mai concretizzate) in tempo utile per andare al voto nel prossimo anno, permettendo così alla giunta di tirare avanti fino a fine mandato, ma soprattutto al PD di riorganizzarsi dopo le varie figuracce rimediate sia a livello locale (basi pensare al congresso di pochi giorni fa), sia nazionale (i risultati alle elezioni in Sicilia e ad Ostia parlano chiaro). Due piccioni con una fava insomma, in un gioco in cui i cittadini sono sempre quelli che pagano per tutti, mentre chi sta ai vertici del palazzo può fare il bello e il cattivo tempo.

La posizione della Lega è netta. Non c’è tempo per nuove pratiche, non c’è tempo per nuovi contenziosi e non è possibile pensare di poter amministrare senza una pianificazione concreta e senza avere il consenso e la fiducia dei propri concittadini.

Andiamo a votare il prima possibile in modo che la drammatica situazione attuale sia affrontata da persone diverse da quelle che hanno contribuito a crearla, e soprattutto maggiormente competenti, altrimenti per la nostra città il futuro sarà ancor meno roseo”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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