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Le imprese umbre della chimica verde a ‘Fa’ la cosa giusta!’

La chimica umbra sostenibile arriva a Fa’ la cosa giusta!, la fiera del consumo consapevole in programma ad Umbriafiere di Bastia Umbra dal 6 all’8 ottobre e organizzata da Confindustria Umbria.

Il comparto umbro, che è costituito da 20 imprese che fanno capo al Cluster tecnologico nazionale della “Chimica Verde”,  sarà presente in fiera con uno stand all’interno del quale incontrerà addetti ai lavori e cittadini per mostrare le innovazioni e i nuovi prodotti e per incontrare gli stakeholder.

Il Cluster tecnologico nazionale della “Chimica Verde” denominato SPRING – Sustainable Processes and Resources for Innovation and National Growth nasce per iniziativa di NovamontVersalis e Biochemtextre realtà industriali che si sono distinte negli ultimi anni per lo sviluppo di tecnologie e processi fortemente innovativi e per la messa a punto di materiali e prodotti da fonti rinnovabili, e diFederchimica, che rappresenta l’intera industria chimica italiana e la sua vocazione alla sostenibilità.

Per tradurre operativamente gli obiettivi strategici del cluster nazionale i soggetti umbri partecipanti al Cluster – aziende, università, associazioni di categoria e centri di ricerca, con il supporto della Regione – si sono riuniti in UMBRIA SPRING, la declinazione regionale del Cluster, e si sono attivati per: creare nuove filiere locali, potenziare quelle esistenti e canalizzare risorse e attività verso obiettivi comuni.

Le aziende e gli enti che fanno parte del Cluster umbro sono la testimonianza  di come questo approccio evolutivo può essere colto da diversi ambiti produttivi del settore della chimica. Si tratta di: Bazzica Srl, Ceplast Srl, C.F. Srl, Gran Plast Spa, Hub Servizi Soc. Coop.,

Lucy Plast Spa, Mirachrome Srl, Neofil Terni Srl, Polycart Spa, Proter Srl, Tarkett Spa, Umbraplast Srl, Italeaf Spa, Novamont Spa, Diva International Srl, Ecnp S.C. A R.L., Mdp Srl, Gpt – Gruppo Poligrafico Tiberino Srl, Tecnocarta Sas, che, insieme a Confindustria Umbria, Università degli Studi di Perugia e Federazione Regionale Coldiretti Umbria, hanno condiviso questo percorso.

Il Cluster umbro, quindi, è deputato a identificare e orientare nuovi temi di ricerca, coerenti con la nuova strategia regionale di interesse delle aziende e a collaborare con la Regione per snellire le procedure di accesso ai fondi della nuova programmazione diminuendo gli alti rischi connessi allo sviluppo di nuove tecnologie d’avanguardia e velocizzando il time-to-market di nuove tecnologie e di prodotti innovativi. 

Il consorzio umbro si è distinto per la messa a punto di una serie di azioni e di interventi specifici: la ricognizione delle competenze nel settore della chimica verde sul territorio umbro; le collaborazioni e sinergie tra imprese e tra queste e istituzioni di ricerca; il dialogo con il mondo dell’istruzione e dell’università per orientare programmi e formare figure idonee al settore di riferimento.

“Il Cluster umbro – spiega Luca Bianconi, presidente del Cluster –  si propone di interpretare e dare voce alle imprese che ne fanno parte, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di nuovi prodotti e mercati, attraverso la ricerca di una migliore efficienza produttiva e delle risorse, proponendo un’evoluzione verso paradigmi tecnologici e produttivi di sostenibilità.

La vocazione aggregativa del cluster Umbria Spring – ha aggiunto Bianconi – ha l’obiettivo di unire le aziende umbre che operano in uno dei settori produttivi maggiormente rappresentativi della economia umbra e quindi opera con un’ottica assolutamente inclusiva, per valorizzare le esperienze delle imprese di tutte le dimensioni per creare un ambiente in cui la condivisione di queste esperienze possa far crescere tutti nell’interesse dell’economia della nostra regione”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

 

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